Genere


Chylocladia Greville in W. J. Hooker, 1833: 256

Talli collegati al substrato tramite un ridotto disco basale con fronde erette od ascendenti, cilindriche o leggermente compresse lateralmente, internamente cave ma suddivise in articoli da setti monostromatici trasversali in corrispondenza dei quali la fronda mostra costrizioni più o meno evidenti. La struttura è multiassiale e la ramificazioni laterali risultano verticillate, opposte, alterne o si inseriscono sugli assi principali con un andamento irregolare. Sulle pareti tangenziali interne dell’unico strato di cellule midollari che delimita la cavità centrale si addossano filamenti longitudinali e paralleli provvisti sul lato adassiale di cellule secretrici; una zona corticale, costituita da 1-2 strati di piccole cellule con quello più esterno spesso discontinuo, sovrasta le cellule midollari. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici. Nei gametofiti maschili le cellule madri delle spermatocisti derivano direttamente dalle cellule corticali più esterne e formano sori superficiali. Nei gametofiti femminili la situazione è procarpica ed il ramo carpogoniale quadricellulare si inserisce su una cellula supporto situata a livello della zona corticale, dalla quale si dipartono anche due corti ramuli bicellulari con quella apicale che svolge il ruolo di cellula ausiliaria. Dopo la fecondazione si forma una cellula di fusione che origina direttamente un ciuffo di carposporocisti cuneiformi avvolte da un pericarpo privo di tela arachnoidea; il cistocarpo, subsferico e privo di ostiolo, emerge all’esterno del tallo. La generazione tetrasporofitica presenta tetrasporocisti a divisione tetraedrica le cui cellule madri occupano una posizione intercalare nella zona corticale.
Le specie e varietà descritte sulla base di campioni mediterranei, anche se in numero limitato, presentano comunque problemi tassonomici dato che non sono ben chiari i limiti entro i quali variano le espressioni morfologiche dei diversi taxa; sulle coste toscane è stata ritrovata unicamente Chylocladia verticillata (Lighfoot) Bliding, presente con l’autonimo e con la var. kaliformis-unistratosa ( Ercegovic) Cormaci et G. Furnari che differiscono per i seguenti caratteri:

- Talli cespitosi con assi principali a ramificazione verticillata;
rami laterali subulati con costrizioni marcate ed articoli
doliiformi 1,5-3 volte più lunghi che larghi; cavità interna
delimitata da 2 strati cellulari con quello più esterno
± discontinuo e costituito da cellule di dimensioni variabili;
specie di solito localizzata in ambienti superficiali … ............C. verticillata var. verticillata

- Asse principale ben evidente con ramificazioni laterali
opposte od alterne; articoli subcilindrici 8-10 volte più lunghi
che larghi, lievemente ristretti alle articolazioni; cavità
interna delimitata da un solo strato di cellule allungate
in senso longitudinale, con sparse cellule sovrastanti
di dimensioni variabili; specie di solito localizzata
in ambienti profondi…..……………….….……....C. verticillata var. kaliformis-unistratosa