Corallophila cinnabarina

 

 Corallophila cinnabarina (Grateloup ex Bory de Saint-Vincent) R. E. Norris
Ordine: Ceramiales,
Famiglia: Ceramiaceae
 Riferimento
bibliografico
 Norris R, 1993: 395  Basionimo   Boryna cinnabarina Grateloup ex Bory de Saint-Vincent, 1822: 413
 Località tipo Etang de Thau, Francia
 Descrizione Talli alti 1-4(6) cm collegati al substrato tramite assi prostrati provvisti di rizoidi unicellulari con apice digitato e del diametro di 15-20 µm. Gli assi eretti, a ramificazione pseudodicotoma, con sparsi rami avventizi e con apici diritti o più raramente forcipati, hanno un diametro di 120-160 µm e cellule assiali che risultano due volte più alte che larghe. In sezione trasversale le zone nodali presentano 6(8) periassiali e da ciascuna periassiale si dipartono due corte file acropete e due file basipete di cellule corticali che, a partire da una certa distanza dall’apice ricoprono totalmente le zone internodali; nella porzione mediana e prossimale del tallo le file basipete risultano costituite da 6-7 cellule rettangolari di 11-12 x 8-10 µm il cui asse maggiore è perpendicolare all’asse del tallo. Gli esemplari esaminati sono sterili ma i relativi riferimenti bibliografici riportano gametofiti maschili con cellule madri che si originano a partire dalle cellule corticali di articoli subapicali per cui le spermatocisti formano una sorta di rivestimento continuo attorno agli articoli fertili; nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, a divisione tetraedrica e del diametro di 35-50 µm, sono per lo più portate su corti ramuli avventizi che assumono un aspetto simile ad uno stichidio per la disposizione verticillata delle tetrasporocisti, riunite a gruppi di 3-5 e completamente immerse a livello delle zone nodali
 Habitat Epifita su macroalghe distribuite nei livelli inferiori del piano infralitorale e del piano circalitorale; la sua eventuale presenza in ambienti più superficiali è strettamente correlata con situazioni di ridotta irradianza.
 Distribuzione Nonostante sia ripetutamente segnalata nell’intero bacino del Mediterraneo (Gómez Garreta et al., 2001) gli scarsi riferimenti bibliografici relativi alle coste toscane indicano chiaramente che, almeno in questo settore del Mediterraneo occidentale, C. cinnabarina è da considerare una specie con presenza sporadica.