Descrizione |
Talli alti 1-4(6) cm collegati al substrato tramite assi prostrati
provvisti di rizoidi unicellulari con apice digitato e del diametro
di 15-20 µm. Gli assi eretti, a ramificazione pseudodicotoma,
con sparsi rami avventizi e con apici diritti o più raramente
forcipati, hanno un diametro di 120-160 µm e cellule assiali
che risultano due volte più alte che larghe. In sezione
trasversale le zone nodali presentano 6(8) periassiali e da ciascuna
periassiale si dipartono due corte file acropete e due file basipete
di cellule corticali che, a partire da una certa distanza dallapice
ricoprono totalmente le zone internodali; nella porzione mediana
e prossimale del tallo le file basipete risultano costituite
da 6-7 cellule rettangolari di 11-12 x 8-10 µm il cui asse
maggiore è perpendicolare allasse del tallo. Gli
esemplari esaminati sono sterili ma i relativi riferimenti bibliografici
riportano gametofiti maschili con cellule madri che si originano
a partire dalle cellule corticali di articoli subapicali per
cui le spermatocisti formano una sorta di rivestimento continuo
attorno agli articoli fertili; nella generazione tetrasporofitica
le tetrasporocisti, a divisione tetraedrica e del diametro di
35-50 µm, sono per lo più portate su corti ramuli
avventizi che assumono un aspetto simile ad uno stichidio per
la disposizione verticillata delle tetrasporocisti, riunite a
gruppi di 3-5 e completamente immerse a livello delle zone nodali |
Habitat |
Epifita su macroalghe distribuite nei livelli inferiori del piano
infralitorale e del piano circalitorale; la sua eventuale presenza
in ambienti più superficiali è strettamente correlata
con situazioni di ridotta irradianza. |
Distribuzione |
Nonostante sia ripetutamente segnalata nellintero bacino
del Mediterraneo (Gómez Garreta et al., 2001) gli scarsi
riferimenti bibliografici relativi alle coste toscane indicano
chiaramente che, almeno in questo settore del Mediterraneo occidentale,
C. cinnabarina è da considerare una specie con presenza sporadica. |