Descrizione |
Ciuffi mucillaginosi con assi eretti cilindrici alti 1-5 cm
e del diametro di 0,2-0,3 mm che si collegano al substrato tramite
corti assi prostrati o con rizoidi prodotti dalle cellule basali. Gli
assi principali, che a partire dalle porzioni subapicali appaiono
chiaramente anulati, mostrano una ramificazione alterna, distica
od irregolarmente spiralata e le ramificazioni laterali formano
angoli abbastanza aperti con lasse parentale. Nel terzo
superiore delle cellule assiali, del diametro di 25-40 µm
e 2-3 volte più alte che larghe, si inseriscono verticilli
di 3 ramificazioni ad accrescimento determinato incurvate verso
lalto nella metà distale ed immerse in una matrice
mucillaginosa comune. Dalla loro cellula coxale si dipartono
4 cellule a loro volta ramificate in modo analogo ma negli ordini
successivi la ramificazione diviene tricotoma ed infine dicotoma;
i ramuli di ultimo ordine sono costituiti da 3-4 cellule e quelle
apicali, del diametro di 4-5 µm e con profilo elongato-conico,
si prolungano spesso in lunghi peli. Filamenti rizoidali discendenti,
originati dalle cellule basali delle ramificazioni ad accrescimento
determinato formano una sorta di corticazione attorno alle cellule
assiali situate nella porzione prossimale degli assi eretti o
possono prendere contatto il substrato. Nel gametofito femminile
il carposporofito, a maturità, è parzialmente avvolto
dalle ramificazioni verticillate e presenta 2-3 gonimolobi arrotondati
con carposporocisti del diametro di 25-30 µm. Nel gametofito
maschile le cellule madri delle spermatocisti sono riunite a
gruppi di 2-3 sulle cellule apicali dei ramuli di ultimo ordine
e ciascuna cellula madre separa 2-3 spermatocisti. Nella generazione
tetrasporofitica le tetrasporocisti sessili, a divisione tetraedrica
e di 40-50 µm, sono inserite singolarmente sul lato dorsale
delle cellule coxali.
Non di rado, come epifita sulle foglie di Posidonia oceanica
(L.) Delile nelle praterie situate ai limiti inferiori del piano
infralitorale, si ritrovano talli di dimensioni complessivamente
inferiori che presentano voluminose bisporocisti. Alcuni autori
attribuiscono il rango di forma a questi esemplari (C. attenuata
(C. Agardh) J. Agardh f. bispora (P. et H. Crouan) Hauck) tuttavia,
attualmente, questa impostazione tassonomica non è più
accettata e la f. bispora è ritenuta sinonimo di C. attenuata. |