Genere


 

Dasya C. Agardh, 1824: 211

Talli eretti con assi a sezione cilindrica ed a simmetria radiale o più raramente bilaterale, collegati al substrato tramite un ridotto disco basale od un lasso intreccio di filamenti rizoidali. Gli assi principali, rivestiti da (4)5 periassiali, mostrano una organizzazione simpodiale e ramificazioni laterali irregolarmente alterne od inserite con andamento spiralato; su ciascun articolo o talvolta ogni due articoli si inseriscono pseudolaterali con una divergenza di 2/5 secondo una spirale sinistrorsa. Le pseudolaterali, uniseriate, sono pigmentate, persistenti e ripetutamente subdicotome e dalla loro cellula basale o da quella suprabasale si dipartono le ramificazioni laterali. In alcune specie le (4)5 periassiali degli assi principali e delle ramificazioni laterali risultano rivestite da filamenti rizoidali discendenti che prendono origine dalle cellule basali delle pseudolaterali e dall’estremità inferiore delle periassiali ed infine filamenti uniseriati avventizi possono originarsi dalle cellule basali delle pseudolaterali come pure dalle periassiali e/o dalle cellule corticali. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici. Nel gametofito maschile le cellule madri delle spermatocisti sono portate da assi fertili che derivano sia dalle pseudolaterali che dai filamenti avventizi; le cellule delle file uniseriate fertili di queste due emergenze laterali si rivestono infatti di 4 pericentrali che vanno incontro a divisioni anticlinali e periclinali; a maturità lo strato esterno è costituito da cellule madri ognuna delle quali separa 3-4 spermatocisti che, nel loro insieme, rivestono completamente la porzione fertile dell’asse. Nel gametofito femminile i procarpi si formano con un andamento spiralato su articoli successivi degli assi simpodiali o sulle cellule basali delle pseudolaterali e sono costituiti da una cellula di supporto periassiale, da un ramo carpogoniale quadricellulare, da una cellula sterile in posizione laterale e da una cellula sterile basale; le iniziali del pericarpo si rendono evidenti solo dopo la fecondazione. Dal carpogonio fecondato si dipartono 2 filamenti di connessione, uno dei quali si fonde con la cellula ausiliaria prodotta dalla cellula supporto. La cellula di fusione si forma in seguito all’unione della cellula ausiliaria con la cellula supporto, con le periassiali adiacenti e con la cellula assiale dell’articolo fertile; talvolta vengono inglobate anche le cellule basali del gonimoblasto per cui la cellula di fusione raggiunge dimensioni cospicue. I filamenti gonimoblastici mostrano una ramificazione monopodiale e le carposporocisti maturano in modo da formare catene ramificate oppure sono localizzate esclusivamente in posizione apicale. Il pericarpo è in pratica costituito da filamenti assiali modificati, originati dalle restanti periassiali dell’articolo fertile ed, a maturità, il cistocarpo ostiolato presenta un becco evidente. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, a divisione tetraedrica, sono disposte a verticilli di 4-7 per articolo su assi modificati (stichidi) che derivano da pseudolaterali o da filamenti avventizi. Gli articoli fertili sono rivestiti da 5-7 periassiali che al momento di formare le tetrasporocisti si dividono trasversalmente con un setto asimmetrico per formare un pedicello sterile basale e la futura tetrasporociste; dal pedicello si separano poi 2-4 (di solito 3) cellule che rimangono indivise o si dividono ulteriormente ed il cui ruolo è quello o formare un rivestimento che avvolge solo parzialmente la tetrasporociste.
Le 6 specie di questo genere presenti nelle raccolte effettuate sulle coste toscane differiscono per i seguenti caratteri:

1 – Assi eretti corticati almeno alla base ed alti più di 3 cm………………….2
1 – Assi eretti alti non più di 3 cm, rivestiti da una leggera
corticazione limitata alla porzione prossimale del tallo che
comunque non ricopre totalmente le 5 periassiali;
pseudolaterali squarroso-dicotome ……………………...……………D. rigidula

2 – Assi completamente corticati tranne che in prossimità
degli apici ……………………………………………………..……………3
2 – Assi corticati unicamente nella porzione prossimale, con sparsi
filamenti rizoidali nelle porzioni sovrastanti, che non ricoprono
totalmente le periassiali; pseudolaterali di diametro uniforme
e ripetutamente pseudodicotome a partire dalla cellula suprabasale;
stichidi con 4 tetrasporocisti per verticillo………………………………D. corymbifera

3 – Cellula apicale delle pseudolaterali 5-10 volte più lunga che larga ……..…4
3 – Cellula apicale delle pseudolaterali 1-2 volte più lunga che larga …………5

4 – Stichidi inseriti sulle pseudolaterali ………………...………….…….D. baillouviana
4 – Stichidi inseriti direttamente sugli assi ……………………....…....… D. rigescens

5 – Pseudolaterali falciformi, ramificate a partire dalla cellula
basale e con cellule immediatamente sovrastanti anch’esse
ramificate …………………………………………………….….……..D. hutchinsiae
5 – Pseudolaterali penicillate, ramificate a partire dalla cellula
basale o da quella suprabasale ma con cellule immediatamente
sovrastanti non ramificate ……………………………………….……....D. ocellata