Genere


Digenea C. Agardh, 1822: 338

Talli con assi eretti, cilindrici e polisifonati, collegati al substrato tramite un robusto disco basale. Sia gli assi principali che le scarse ramificazioni laterali ad accrescimento indeterminato sono più o meno completamente ricoperti da corti e rigidi ramuli ad accrescimento determinato, semplici o ramificati e lunghi 5-15(20) mm, talvolta provvisti di tricoblasti decidui. In sezione trasversale si osservano 5-12 cellule pericentrali avvolte da una spessa zona corticale che può ridursi notevolmente o risultare assente a livello dei ramuli ad accrescimento determinato. Il ciclo biologico è isomorfo e le strutture riproduttive, sia nei gametofiti dioici che nei tetrasporofiti sono portate dai ramuli ad accrescimento determinato. Nei gametofiti femminili i cistocarpi di forma ovoidale sono inseriti lateralmente od in posizione terminale; in quelli maschili le strutture riproduttive si sostituiscono ai tricoblasti e le cellule madri delle spermatocisti sono disposte in piastre a contorno ovale delimitate sul bordo da una fila di cellule sterili come nel genere Chondria. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, una per articolo ed a divisione tetraedrica, sono distribuite in sequenze elicoidali all’estremità distale dei ramuli ad accrescimento determinato; protette esternamente da 3 cellule sterili a maturità determinano un leggero rigonfiamento dei singoli articoli.
L’unica specie di questo genere segnalata in Mediterraneo e presente anche sulle coste toscane è
Digenea simplex (Wulfen) C. Agardh.