Genere


Erythrotrichia Areschoug, 1850: 435

Talli alti alcuni mm la cui espressione morfologica può essere costituita da filamenti uniseriati o pluriseriati ed anche da assi fogliosi ligulati che si collegano al substrato sia tramite rizoidi che con lobi rizoidali prodotti dalla cellula basale, oppure tramite un ridotto disco basale. L’accrescimento è inizialmente apicale ma diviene poi intercalare o diffuso e le cellule presentano un plastidio stellato con pirenoide centrale. La forma di riproduzione più diffusa è una moltiplicazione asessuata tramite monosporocisti che vengono separate da una normale cellula vegetativa tramite un setto concavo e solo in una specie (Erythrotrichia carnea (Dillwyn) J. Agardh) è stata evidenziata una riproduzione sessuale con presenza di gametofiti monoici tricellulari. In questi gametofiti la cellula apicale, con un setto obliquo, separa inizialmente uno spermazio e, dopo il suo rilascio, la stessa cellula si differenzia in un carpogonio. Dopo la fecondazione lo zigote si sviluppa in situ producendo una serie lineare di cellule diploidi alcune delle quali possono formare monosporocisti. Si presume che la meiosi sia somatica e che intervenga al momento della germinazione della monospora.
Nelle nostre raccolte è stata identificata una sola specie di questo genere: Erythrotrichia carnea (Dillwyn) J. Agardh.