Gracilaria bursa-pastoris

 

 Gracilaria bursa-pastoris (S. G. Gmelin) P. C. Silva
Ordine: Gracilariales,
Famiglia: Gracilariaceae

 Riferimento
bibliografico
Silva P. C., 1952: 265  Basionimo Fucus bursa-pastoris S. Gmelin, 1768: 121 pl. VII: fig. 3

 Località tipo Mare Mediterraneo

 Descrizione Talli di colore rossastro, ma talvolta decolorati e giallastri, collegati al substrato tramite un disco basale dal quale si dipartono assi cilindrici riccamente ramificati ed aggrovigliati, alti fino a 35 cm e del diametro di circa 5 mm. Gli assi principali, scarsamente evidenti, sono leggermente compressi lateralmente a livello delle ramificazioni subdicotome che si manifestano nella porzione prossimale del tallo mentre nelle porzioni distali le ramificazioni di ordine superiore a sezione cilindrica risultano alterne od unilaterali, con apici acuti e talvolta incurvate. In sezione trasversale la zona corticale è costituita da 1-2 strati di piccole cellule pigmentate; quelle dello strato più esterno possono dare origine a peli persistenti ed in visione superficiale mostrano un contorno irregolarmente poligonale con spigoli arrotondati ed hanno un diametro di 7-10(15) µm. La zona subcorticale, anch'essa bistratificata, sovrasta una zona midollare di voluminose cellule del diametro di 150-450 µm le cui pareti risultano leggermente ispessite. Tra i campioni esaminati sono risultati presenti tetrasporofiti con tetrasporocisti crociate di 18-25 x 25-32 µm che derivano dalle cellule corticali più esterne mentre per quanto concerne la generazione gametofitica i relativi riferimenti bibliografici (Gargiulo et al., 1992) riportano concettacoli maschili tipo Textorii, profondi 20-25 µm e del diametro di 20-25 µm e cistocarpi ostiolati globulari, del diametro di circa 900 µm, rivestiti da uno spesso pericarpo costituito da 20 strati di cellule.
 Habitat Livelli superficiali ed intermedi del piano infralitorale in ambienti riparati dal moto ondoso, ma presente anche a profondità più elevate.
 Distribuzione Sporadicamente segnalata lungo il litorale livornese in riferimenti bibliografici storici e ritrovata in tempi recenti nella laguna di Orbetello ed in alcune isole dell'arcipelago.