Genere |
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Janczewskia Solms-Laubach , 1877: 209 Le espressioni morfologiche di questo genere, con talli emiparassiti
su specie appartenenti ai generi Laurencia e Chondria, risultano
variabili e riconducibili a 3 tipi fondamentali: noduli verrucosi
che emergono dalla superficie dell'ospite e costituiti da assi
coalescenti; noduli dai quali si irradiano ramificazioni semplici
ed erette e infine ciuffi di assi eretti privi di un evidente
nodulo basale. I filamenti basali dell'emiparassita penetrano
all'interno dell'ospite collegandosi, tramite sinapsi secondarie,
con le sue cellule subcorticali e l'accrescimento è assicurato
da cellule apicali per lo più alloggiate in piccole cavità
nel cui interno si sviluppano tricoblasti rudimentali; le immediate
derivate, come di norma nelle Rhodomelaceae, si rivestono di
periassiali ma gli assi polisifonati sono evidenti unicamente
in prossimità delle porzioni apicali dato che il tallo
assume ben presto una struttura pseudoparenchimatica. Ispessimenti
parietali lenticolari sono talvolta presenti nelle cellule midollari.
Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici.
Nel gametofito femminile il cistocarpo sferoidale occupa una
posizione apicale mentre il gametofito maschile matura le sue
strutture riproduttive all'interno di speciali cavità
provviste di tricoblasti sui quali si inseriscono catene ramificate
di spermatocisti. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti
a divisione tetraedrica si differenziano a livello della zona
corticale, in posizione adassiale su una periassilae, o sono
portate da un corto pedicello e frammiste a tricoblasti all'interno
di cavità simili a concettacoli.
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