
Lejolisia Bornet, 1859: 91
Talli minuscoli con una porzione basale costituita da un
lasso intreccio di filamenti prostrati e non corticati che si
collegano al substrato tramite rizoidi unicellulari con apice
digitato inseriti nella porzione mediana delle cellule. Dai filamenti
prostrati si dipartono ad angolo retto filamenti alti 1-2 mm,
anche essi inseriti nella porzione mediana delle cellule, per
lo più semplici o provvisti di corte ramificazioni alterne,
unilaterali o talvolta opposte, distribuite prevalentemente nella
porzione prossimale. Il ciclo biologico è isomorfo ed
i gametofiti sono dioici od anche monoici. I procarpi si formano
sulla cellula subapicale di assi fertili che si riveste di 3
periassiali, una delle quali svolge il ruolo di cellula supporto
sviluppando un ramo carpogoniale quadricellulare. Dopo la fecondazione
la cellula supporto separa la cellula ausiliaria che unendosi
alla contigua cellula assiale origina una cellula di fusione
stellata dalla quale, con andamento simpodiale, si sviluppa il
carposporofito. A maturità la struttura fertile è
protetta da un pericarpo subsferico costituito da filamenti involucrali
immersi in una guaina mucillaginosa. Le cellule madri delle spermatocisti
si formano all'apice di corti ramuli laterali come si verifica
anche per le tetrasporocisti, a divisione tetraedrica, della
generazione tetrasporofitica.
L'unica specie di questo genere segnalata in Mediterraneo e presente
anche sule coste toscane è: Lejolisia
mediterranea Bornet.
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