Mesophyllum macroblastum

 

  Mesophyllum macroblastum (Foslie) W. H. Adey
Ordine: Hapalidiales,
Famiglia: Mesophyllaceae

 Riferimento
bibliografico

Adey W. H., 1970: 25

 Basionimo
Lithothamnion macroblastum Foslie, 1897: 16

 Località tipo Golfo di Napoli

 Descrizione Talli crostosi completamente aderenti al substrato, del diametro di alcuni cm e dello spessore di 0,2-0,8(1) mm, provvisti di sparse lamelle avventizie appianate e con margini che solo di rado si sollevano dal substrato. La superficie è per lo più liscia ma, in relazione alle irregolarità del substrato, può presentare corte protuberanze. In sezione longitudinale radiale il tallo mostra un ipotallo coassiale dello spessore di 150-300 µm che, ad una certa distanza dal margine, sviluppa un peritallo dorsale i cui filamenti si incurvano verso l'alto e terminano con 1-2(3) strati di cellule epitalliche. I filamenti peritallici sono costituiti da cellule con profilo rettangolare di (5)10-18(22) x 4-8 µm, mentre le cellule epitalliche, in visione superficiale, mostrano un contorno poligonale del diametro di 5-6 µm e sovrastano iniziali subepitaliche di lunghezza analoga o più lunghe rispetto alle cellule sottostanti. La maggior parte dei campioni esaminati sono forniti di concettacoli multiporati, di solito raggruppati, con orlo periferico molto pronunciato dello spessore di 130-200 µm. I concettacoli, hanno un diametro esterno di 540-800 µm ed una altezza di circa 200 µm mentre la camera interna, il cui pavimento è a contatto o posizionato leggermente al di sopra dell'ipotallo coassiale, misura 300-400 x 180-200 µm; il tetto infossato è provvisto di 20-40 pori del diametro di 10-13 µm, delimitati da una rosetta di 8-10 cellule che, in visione superficiale, mostrano dimensioni simili a quelle delle cellule circostanti come pure dimensioni simili hanno, in sezione longitudinale, le cellule che delimitano il canale del poro rispetto alle adiacenti cellule del tetto.
 Habitat Specie epilitica o epizoica presente nei livelli inferiori del piano infralitorale ma distribuita soprattutto a livello del piano circalitorale dove contribuisce alla formazione dei conglomerati organogeni del coralligeno
 Distribuzione Segnalata lungo le coste dell'Argentario ed in due isole (Giglio e Pianosa); non è tuttavia improbabile una sua presenza anche in altre isole dell'arcipelago toscano, in particolare in quelle soggette a forme di tutela.