Genere


 

Myriogramme Kylin, 1924: 55

Talli membranacei, interi, lobati o profondamente incisi, a portamento eretto o suberetto e forniti o meno di uno stipite cilindrico o compresso lateralmente od anche decombenti ed in tal caso collegati al substrato tramite rizoidi che emergono dalla superficie ventrale o dalle zone marginali. Le lamine, prive di venature microscopiche, presentano zone marginali sottili e sinuose costituite da 1-3 strati di cellule ma, procedendo verso le porzioni basali, divengono polistromatiche e risultano talvolta provviste di nervature semplici o ramificate che di dipartono dallo stipite. Le cellule corticali, fornite di un solo plastidio parietale, mostrano un contorno poligonale in visione superficiale ed un profilo rettangolare in sezione trasversale. L'accrescimento è diffuso ed è dovuto alla presenza di meristemi marginali ed intercalari le cui cellule si dividono con setti periclinali od anticlinali originando gruppi di cellule rettangolari che assumono poi un profilo poligonale e si collegano tramite sinapsi secondarie. Il ciclo biologico è isomorfo. Nel gametofito maschile le cellule madri delle spermatocisti formano sori superficiali, a contorno circolare od ellittico e talvolta parzialmente confluenti, distribuiti su ambedue le superfici nelle porzioni prossimali della lamina, a partire da una certa distanza dal margine. Anche nel gametofito femminile i procarpi si sviluppano su ambedue le superfici della lamina e derivano da una cellula centrale fertile che separa ai due lati quattro pericentrali, due all'estremità anteriore e due all'estremità posteriore; le pericentrali anteriori non si dividono ulteriormente mentre le pericentrali posteriori svolgono il ruolo di cellule supporto e producono in sequenza una o due cellule sterili in posizione laterale, un ramo carpogoniale quadricellulare ed una cellula sterile in posizione basale. Dopo la fecondazione la cellula supporto separa la cellula ausiliaria destinata a ricevere il nucleo diploide tramite una cellula di connessione che si diparte dal ventre del carpogonio. I filamenti gonimoblastici, inizialmente si sviluppano attorno alla cellula supporto e successivamente si irradiano sottesi da una cellula di fusione che progressivamente ingloba la cellula supporto, la cellula centrale, il residuo della cellula ausiliaria, i filamenti goniblastici prossimali e le cellule del pavimento del cistocarpo che si sta formando. A maturità il cistocarpo, nel cui interno maturano carposporocisti isolate situate all'apice dei filamenti gonimoblastici o riunite a formare catene ramificate, presenta un pericarpo pluristratificato provvisto di ostiolo. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, a divisione tetraedrica, sono riunite in sori circolari od ellittici distribuiti su ambedue le superfici della lamina; negli stadi iniziali del loro sviluppo le cellule centrali fertili vanno incontro, sui due lati, a divisioni periclinali successive che portano alla formazione di porzioni di tallo formati di solito da cinque strati di cellule e successivamente, sempre dalle cellule centrali fertili prendono origine 2-4 tetrasporocisti.
Sulle coste toscane sono state identificate 3 specie appartenenti a questo genere che differiscono per i seguenti caratteri:

1 - Talli tri- o pentastromatici nelle porzioni
centrali del tallo ed in quelle più vecchie …………………………………..…2
1 - Talli distromatici …………………………………………………M. distromatica

2 - Talli tristromatici; cellule dei tre strati, in sezione trasversale,
di dimensioni simili ………………………………;…………………:M. minuta
2 - Talli tristromatici nelle zone marginali e pentastromatici nelle
porzioni centrali ed in quelle più vecchie; cellule corticali, in
sezione trasversale, di dimensioni inferiori rispetto
alle cellule centrali ……………………………………………….…..M. tristromatica