Descrizione |
Talli di colore rosso o rosato, di consistenza cartilaginea nelle
porzioni prossimali e quasi mucillaginosi in quelle distali,
collegati al substrato tramite un disco basale dal quale si dipartono
uno o più assi subcilindrici alti 5-8 cm, regolarmente
pseudodicotomi con ramificazioni spesso fastigiate e corimbiformi
e con interdicotomie la cui lunghezza decresce gradualmente procedendo
verso le porzioni apicali. Gli assi, talvolta proliferi ed anastomosati
fra loro, hanno una struttura pluriassiale ed in sezione trasversale
presentano una zona centrale di filamenti midollari del diametro
di 6(8) µm, provvisti di ramificazioni unilaterali o bilaterali.
La lassa zona midollare è delimitata esternamente da una
zona corticale costituita da filamenti subdicotomi le cui cellule
distali occasionalmente possono risultare allungate ma mostrano
di solito un profilo ovoidale e misurano 4-6 x 6-8 µm;
quelle apicali si riuniscono a formare uno strato più
o meno compatto al di sotto del quale si osservano numerose cellule
secretrici subsferiche alte 15-23 e del diametro di 14-20 µm
inserite in posizione terminale sulle ramificazioni dei fascicoli
corticali. Filamenti rizoidali avventizi, semplici o subdicotomi,
si sviluppano dalle cellule corticali più interne o, talvolta,
dai filamenti midollari e raggiungono la periferia della zona
corticale. Gli esemplari esaminati sono sterili ma i relativi
riferimenti bibliografici riportano gametofiti dioici con quelli
femminili provvisti di rami carpogoniali di 3(2) cellule inseriti
lateralmente su una cellula modificata dei filamenti rizoidali
spesso suddivisa in due cellule emisferiche o, raramente, sulle
cellule dei fascicoli corticali. Le cellule ausiliarie, anch'esse
intercalari nei filamenti rizoidali si distinguono dalle cellule
contigue per le maggiori dimensioni e per il denso contenuto.
Dopo la fecondazione un filamento di connessione, del diametro
di 1-2 µm, si diparte dalla cellula basale del ramo carpogoniale
e si accresce parallelamente alla superficie del tallo per collegarsi
poi con le cellule ausiliarie. A maturità tutte le cellule
dei filamenti gonimoblastici si trasformano in altrettante carposporocisti
del diametro di 12-23 µm ed il carposporofito è
avvolto da una sottile membrana. In alcuni individui i filamenti
di connessione risultano assenti ed il gonimoblasto si sviluppa
direttamente dalle cellule ausiliarie presumibilmente in seguito
a fenomeni apodittici (Rodríguez-Prieto et al., 2004)
Nel gametofito maschile le spermatocisti prendono origine, singolarmente
od in gruppi di 2-3, dalle cellule apicali dei fascicoli corticali. |