Descrizione |
Lamine flabellate di consistenza quasi coriacea, del diametro
di 4-8(10) cm e dello spessore di 150-300 µm, provviste
sulla pagina superiore di tenui striature concentriche e talvolta
radiali; le lamine, inizialmente intere e poi lobate con lobi
spesso sovrapposti, sono per lo più aggregate e si collegano
lassamente al substrato tramite un feltro di rizoidi pluricellulari,
semplici o ramificati, del diametro di 11-18 µm. In visione
superficiale le cellule ipotalliche, con profilo rettangolare
di 35-50 x 12-17 µm, sono disposte in file radiali non
poliflabellate e ciascuna cellula ipotallica separa inferiormente
una piccola cellula che, in sezione longitudinale radiale, mostra
una forma "a goccia"; queste cellule subipotalliche
rimangono indivise o si dividono a loro volta per formare i rizoidi.
Superiormente le cellule ipotalliche danno origine alla cellula
basale dei filamenti peritallici (cellula coxale) dalla quale
prendono origine 3(4) file di filamenti arcuati che formano un
angolo di 40-50° con lo strato basale. Tra i campioni esaminati
sono risultati presenti tetrasporofiti con nemateci a contorno
irregolare nell'ambito dei quali maturano tetrasporocisti a divisione
crociato-decussata di 60-80 x 25-30 µm. |