Peyssonnelia squamaria

 

Peyssonnelia squamaria (S. G. Gmelin) Decaisne ex J. Agardh
Ordine: Peyssonneliales
Famiglia: Peyssonneliaceae

 Riferimento
bibliografico

Agardh J., 1842: 93

 Basionimo
Fucus squamarius Gmelin S. G., 1768: 171, pl. 20

 Località tipo Mare Mediterraneo

 Descrizione Lamine flabellate di consistenza quasi coriacea, del diametro di 4-8(10) cm e dello spessore di 150-300 µm, provviste sulla pagina superiore di tenui striature concentriche e talvolta radiali; le lamine, inizialmente intere e poi lobate con lobi spesso sovrapposti, sono per lo più aggregate e si collegano lassamente al substrato tramite un feltro di rizoidi pluricellulari, semplici o ramificati, del diametro di 11-18 µm. In visione superficiale le cellule ipotalliche, con profilo rettangolare di 35-50 x 12-17 µm, sono disposte in file radiali non poliflabellate e ciascuna cellula ipotallica separa inferiormente una piccola cellula che, in sezione longitudinale radiale, mostra una forma "a goccia"; queste cellule subipotalliche rimangono indivise o si dividono a loro volta per formare i rizoidi. Superiormente le cellule ipotalliche danno origine alla cellula basale dei filamenti peritallici (cellula coxale) dalla quale prendono origine 3(4) file di filamenti arcuati che formano un angolo di 40-50° con lo strato basale. Tra i campioni esaminati sono risultati presenti tetrasporofiti con nemateci a contorno irregolare nell'ambito dei quali maturano tetrasporocisti a divisione crociato-decussata di 60-80 x 25-30 µm.
 Habitat Epilitica in ambienti calmi e scarsamente illuminati del piano infralitorale ed epifita sui rizomi di Posidonia oceanica (L.) Delile in praterie ad elevata densità di fasci, ma presente anche nelle formazioni coralligene del piano circalitorale.
 Distribuzione Largamente distribuita lungo le coste continentali toscane ed in tutte le isole dell'arcipelago.