Genere


 

Phyllophora Greville, 1830: 135

Talli con fronde erette di consistenza cartilaginea o coriacea, provviste di uno stipite più o meno pronunciato, semplice o ramificato, che si collega al substrato tramite un disco basale. In sezione trasversale le fronde, appiattite o nastriformi e spesso prolifere, presentano una compatta zona midollare di voluminose cellule ialine delimitate esternamente da 2-4 strati di cellule corticali disposte in file anticlinali. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti possono essere sia monoici che dioici. La struttura femminile è costituita da un ramo carpogoniale di 3-4 cellule inserito su una cellula supporto che svolge anche il ruolo di cellula ausiliaria ed il cistocarpo, rivestito a maturità da un pericarpo rugoso privo di ostiolo, può essere sessile o brevemente pedicellato. Le cellule madri delle spermatocisti tappezzano piccole cavità a forma di ampolle che si aprono a livello della zona corticale o che sono localizzate su piccole proliferazioni globulari o laminari presenti alla superficie del tallo. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, a divisione crociata, sono riunite in sori simili a nemateci localizzati anch'essi su piccole proliferazioni discoidali o in forma di laminette peltate sorrette da un breve stipite.
Le due specie di questo genere segnalate sulle coste toscane differiscono per i seguenti caratteri:

- Fronde nastriformi coriacee con margini ondulati,
brevemente stipitate e prolifere, provviste di una evidente
nervatura centrale nelle porzioni prossimali……………………....P. crispa

- Fronde lungamente stipitate con stipiti spesso ramificati
su cui si inseriscono lamine flabelliformi non coriacee,
decomposito-dicotome e prive di nervature,
con porzioni apicali di solito prolifere……………………………P. herediae