Genere


 

Platoma Schousboe ex F. Schmitz, 1894: 627

Talli collegati al substrato tramite un disco basale dal quale si dipartono una o più fronde erette anche subcilindriche ma di solito compresse lateralmente od appiattite e spesso provviste di proliferazioni marginali, subdicotome od irregolarmente ramificate e di consistenza carnoso-mucillaginosa. La struttura è pluriassiale e nella estesa zona midollare i filamenti, orientati in senso longitudinale ed intrecciati fra loro, sono frammisti a sottili rizoidi; l'insieme di filamenti e di rizoidi organizza anche una lassa zona corticale interna mentre la compatta zona corticale esterna è costituita da file radiali di piccole cellule riunite in fascicoli immersi in una matrice mucillaginosa comune. In questo genere, in natura, è stata individuata unicamente la generazione gametofitica con gametofiti che possono essere sia monoici che dioici. Il ramo carpogoniale tricellulare si inserisce su una cellula supporto situata nella zona corticale interna dove sono localizzate anche le cellule ausiliarie. Dopo la fecondazione ed il trasferimento del nucleo diploide alle cellule ausiliarie tramite filamenti di connessione, il gonimoblasto si sviluppa verso l'esterno e, a maturità, tutte le cellule del carposporofito si trasformano in altrettante carposporocisti che vengono liberate all'esterno per la presenza di una sorta di poro che si apre tra i fascicoli della zona corticale esterna. Le cellule madri delle spermatocisti sono prodotte direttamente dalle cellule corticali esterne. Indagini colturali hanno evidenziato che dalla germinazione delle carpospore prendono origine talli crostosi microscopici, sia monostromatici che pluristromatici e con filamenti lassamente aggregati, che riciclano direttamente il tallo eretto.
L'unica specie di questo genere presente in Mediterraneo e distribuita anche sulle coste toscane è: Platoma cyclocolpum (Montagne) F. Schmitz