Liebmannia J. Agardh, 1842: 34
Talli mucosi uniassiali a struttura aplostica e con ramificazione
monopodiale, che si manifesta già a partire dalla zona
basale, fissati al substrato con un disco basale incospicuo.
Dal filamento midollare centrale si dipartono filamenti midollari
secondari che decorrono più o meno paralleli e si riuniscono
a formare uno pseudoparenchima lacunoso le cui cellule più
esterne producono filamenti rizoidali variamente ramificati,
addossati e frammisti a quelli della zona midollare. Laccrescimento
in altezza del tallo è assicurato da un meristema intercalare
situato alla base di un filamento assimilatore che sovrasta lasse
principale e le ramificazioni laterali. Oltre ai filamenti rizoidali
le cellule midollari più esterne producono uno o più
filamenti assimilatori, riuniti a formare una sorta di zona corticale
e sulle loro cellule basali si inseriscono peli e strutture riproduttive.
I filamenti assimilatori, di solito ricurvi, sono costituiti
da (7)9-10(14) cellule che mostrano un profilo cilindrico nella
porzione prossimale, si dilatano leggermente nella porzione mediana
ed assumono infine una forma sferica nella porzione distale del
filamento.
Il ciclo biologico non è definito e su uno stesso tallo
si osservano organi uniloculari ed organi pluriloculari; gli
organi uniloculari piriformi, sessili o provvisti di un pedicello
unicellulare, si originano dalla cellula basale dei filamenti
assimilatori al pari degli organi pluriloculari, siliquiformi
e con un pedicello di 1-5 cellule, che comunque possono anche
svilupparsi direttamente dalle cellule midollari più esterne
sostituendosi ad un filamento assimilatore.
In Mediterraneo è presente una sola specie: Liebmannia
leveillei J. Agardh, segnalata anche sulle coste toscane;
è tuttavia da evidenziare che secondo Cormaci et al. (2012)
il genere Liebmannia, come già rilevato da Meneghini
(1842), non è sufficientemente distinto dal genere Mesogloia
per cui vi trasferiscono il taxon in oggetto con il binomio M.
leveillei (J. Agardh) Meneghini. In attesa di ulteriori conferme
riteniamo comunque più opportuno seguire limpostazione
tassonomica classica che mantiene separati i due generi.
|