Genere |
A questo genere, recentemente revisionato da Nielsen et al.
(2013), appartengono specie con forme di crescita quanto mai diverse.
Per quanto concerne i taxa segnalati sulle coste toscane le espressioni
morfologiche comprendono sia specie endofite che specie epifite.
I talli endofiti presentano filamenti uniseriati, irregolarmente
ramificati e costituiti da cellule cilindriche, che si dipartono
una zona centrale più o meno compatta; questa zona centrale
presenta cellule arrotondate e, nei talli più sviluppati,
può dare origine ad una struttura pseudoparenchimatica.
Nelle forme epifite i talli sono organizzati in rosette microscopiche,
costituite da filamenti pseudodicotomi ad accrescimento apicale
disposti radialmente e collegati lateralmente fra loro; la zona
marginale è monostromatica, con cellule apicali spesso
biforcate, mentre la porzione centrale del tallo può risultare
mono- o pluristratificata. In ambedue le forme di crescita le
cellule vegetative sono provviste di un solo nucleo e di un plastidio
parietale lobato, talvolta con qualche perforazione e con 1(2)
pirenoidi. Sottili peli ialini (setae), forniti di una espansione
basale bulbosa e la cui formazione è stimolata da una
ridotta concentrazione di nutrienti, sono di solito presenti
sulle cellule intercalari. Il ciclo biologico è isomorfo
e gli elementi flagellati maturano in cellule vegetative apicali
od intercalari che assumono il ruolo di gametocisti o di sporocisti;
nelle gametocisti e nelle sporocisti intercalari, a maturità,
è spesso presente una papilla o un corto tubo cilindrico
o subconico che facilita la fuoriuscita degli elementi flagellati. 1- Filamenti irregolarmente ramificati e riuniti a formare 2 - Porzione centrale del tallo polistromatica
3 3 - Diametro del tallo 0,5-1 mm; lunghezza delle cellule 4 - Cellule cilindriche con diametro di 5-10 µm e 2-3(10) |