Genere


Caulerpa J. V. Lamouroux, 1809c : 332

In questo genere il tallo è caratterizzato dalla costante presenza di uno stolone orizzontale ad accrescimento indefinito che può anche raggiungere una lunghezza di alcuni metri e che è provvisto di rizoidi sul lato ventrale e di fronde erette sul lato dorsale. L’apparato rizoidale è sempre riccamente ramificato e ben sviluppato mentre l’espressione morfologica delle fronde erette risulta quanto mai variabile come testimoniato dall’elevato numero di taxa specifici ed infraspecifici attribuiti a questo genere. Una discreta variabilità si osserva del resto anche nell’ambito di una stessa specie dato che alcuni fattori ambientali, in particolare l’irradianza, possono modificare le dimensioni e la simmetria delle fronde erette. La struttura del tallo è cenocitica ma sia nello stolone orizzontale che nelle fronde erette il vacuolo centrale è attraversato da introflessioni cilindriche della parete, ramificate ed anastomosate fra loro (trabecolae), che vanno a formare una sorta di impalcatura interna destinata a consolidare ed a mantenere la forma del tallo. L’apparato plastidiale è di tipo eteroplastidiale: i cloroplasti sono distribuiti nello strato periferico del citoplasma parietale mentre gli amiloplasti occupano lo strato più interno a contatto con il vacuolo centrale. In questo genere è frequente una moltiplicazione vegetativa che si realizza in seguito alla frammentazione del tallo mentre la riproduzione sessuale è stata osservata in un numero limitato di specie ed è, come in altri generi appartenenti a questa famiglia, di tipo olocarpico. I numerosi nuclei presenti nel citoplasma parietale organizzano gameti biflagellati in aree indifferenziate del tallo cenocitico e le specie sono per lo più dioiche ma si conoscono anche casi di specie monoiche in grado di produrre sia gameti maschili che femminili. La loro liberazione all’esterno avviene tramite papille subcilindriche che si formano ex novo sulla superficie delle fronde erette e dello stolone orizzontale al momento della gametogenesi; dopo l’emissione l’intero tallo, ormai svuotato del suo contenuto, si disgrega rapidamente. La gamia è anisogama e lo zigote per un certo periodo di tempo mantiene un solo nucleo pur aumentando considerevolmente in volume (stadio protosfera); in una fase successiva l’unico nucleo inizia a dividersi realizzando la condizione cenocitica, mentre la protosfera germina modificandosi gradualmente e sviluppando un nuovo tallo. Nel genere Caulerpa non è ancora chiaro in quale fase del ciclo biologico intervenga il processo meiotico; secondo alcuni autori la meiosi dovrebbe intervenire al momento della gametogenesi, per cui il ciclo di queste alghe sarebbe da interpretare come monogenetico diplofasico. E’ tuttavia più accreditata l’ipotesi che la prima divisione del nucleo della protosfera sia di tipo meiotico ed in questo caso la condizione diploide sarebbe una fase quanto mai transitoria e limitata nel tempo per cui il ciclo sarebbe ancora monogenetico ma aplofasico.Nel settore settentrionale del Mediterraneo occidentale sono segnalate 3 specie del genere Caulerpa: C. prolifera, C. cylindracea e C. taxifolia. La prima è una specie autoctona largamente distribuita sulle coste peninsulari ed insulari toscane mentre le altre due sono da considerare a pieno titolo come alghe aliene dal comportamento spiccatamente invasivo. La loro identificazione non pone particolari problemi per le notevoli differenze nella morfologia delle fronde erette.

1 - Fronde erette prive di ramuli, costituite da lamine lanceolate
brevemente pedicellate e talvolta prolifere……………….…..................……C. prolifera
1 - Fronde erette provviste di ramuli ………………………..........…………..…2

2 - Fronde erette costituite da un asse cilindrico provvisto
di ramuli distici o inseriti radialmente; ramuli claviformi più o
meno dilatati all’apice…………………..........................................................C. cylindracea
2 - Fronde erette costituite da un asse compresso lateralmente
provvisto di ramuli distici anch’essi appiattiti; ramuli leggermente
ristretti alla base poi lungamente affusolati e con apice mucronato......................C. taxifolia