Gelidium crinale

 

Gelidium crinale (Hare ex Turner) Gaillon
Ordine: Gelidiales
Famiglia: Gelidiaceae
 Riferimento
bibliografico
Gaillon B, 1828: 362  Basionimo Fucus crinalis Hare ex Turner, 1811-1819: 4-5
 Località tipo Ilfracombe, Inghilterra
 Descrizione Al pari di altre specie di questo genere anche in G. crinale il tallo cespitoso mostra caratteristiche morfologiche che variano entro limiti abbastanza ampi. Da una porzione basale stolonifera più o meno espansa, riccamente ramificata e collegata al substrato tramite corti apteri, si dipartono più assi eretti alti 2-6(10) cm e questi assi possono risultare cilindrici e filiformi e del diametro di 100-150 µm od anche compressi lateralmente e progressivamente dilatati nel terzo superiore. La ramificazione è alterna, subdicotoma od irregolare e si sviluppa prevalentemente nella metà distale degli assi principali le cui porzioni apicali appaiono spesso triforcate. In sezione trasversale la zona midollare è costituita da cellule ialine a contorno arrotondato del diametro di 5-8 µm ed il filamento assiale è individuabile unicamente in sezioni prossime agli apici. La zona midollare è delimitata da più strati di cellule corticali di dimensioni progressivamente decrescenti e quelle dello strato più esterno, in visione superficiale, mostrano una dispozione irregolare, un profilo arrotondato od ovoidale ed un diametro di 5-8 µm. Le rizine sono localizzate prevalentemente alla periferia della zona midollare o, talvolta, uniformemente distribuite nella porzione centrale. Nel materiale esaminato sono risultati presenti tetrasporofiti con tetrasporocisti, a divisione crociata e del diametro di 25-35 µm, riunite a formare sori nelle porzioni apicali, espanse e spatolate, delle ramificazioni di ultimo ordine.
 Habitat Di solito epilitica nel sottopiano inferiore del mesolitorale o nei livelli più superficiali del piano infralitorale.
 Distribuzione Citata per le coste toscane unicamente in riferimenti bibliografici storici, questa specie è stata ritrovata recentemente sulle barriere frangiflutti collocate di fronte alla spiaggia di Ronchi (Versilia) e comunque, trattandosi di una specie con ampia valenza ecologica, dovrebbe risultare presente in numerose altre località delle coste toscane.