
Cutleria Greville, 1830: xliv, 59
Il ciclo biologico dei membri di questo genere è un
classico ciclo digenetico diploaplofasico eteromorfo in quanto
ambedue le generazioni realizzano talli strutturalmente elaborati
e complessi che tuttavia differiscono profondamente dal punto
di vista morfologico. La generazione gametofitica aploide, ad
accrescimento tricotallico, è di solito epilitica e può
assumere laspetto di fronde laminari a portamento per lo
più dorso-ventrale, di fronde nastriformi erette variamente
laciniate o di fronde erette dapprima compresse lateralmente
e poi subcilindriche ed a ramificazione pseudodicotoma nei due
terzi superiori. Sia sul bordo dei talli laminari che agli apici
delle fronde laciniate o pseudodicotome sono presenti peli pigmentati
provvisti di una zona meristematica intercalare; le cellule prodotte
allestremità prossimale della zona meristematica
si dividono ulteriormente ed originano assi di natura parenchimatica
che si saldano lateralmente fra loro assicurando in tal modo
lo sviluppo tridimensionale del tallo. In sezione trasversale
si osserva una zona midollare con voluminose cellule ialine,
delimitata ai due lati da 1-2 strati di piccole cellule corticali
fornite di plastidi discoidi privi di pirenoide. Ciuffi di peli
con meristema basale sono distribuiti sulla superficie del tallo.
Nelle specie di questo genere i gametofiti possono essere monoici
o dioici a seconda della specie e gli organi pluriloculari, provvisti
o meno di un pedicello, si formano su ciuffi di filamenti fertili
uniseriati, semplici o ramificati. Negli organi pluriloculari
femminili la struttura è costituita di solito da 4 serie
di 4 voluminose logge sovrapposte mentre in quelli maschili si
formano 8 serie di 16 piccole logge. La gamia è fortemente
anisogama ed è facilitata da un ormone sessuale emesso
dal gamete femminile; la secrezione inizia dopo che il gamete
femminile si è fissato al substrato e lormone è
in grado di modificare il comportamento natatorio del gamete
maschile attirandolo dove il gradiente ormonale è più
elevato ovvero a contatto con il gamete femminile. La generazione
sporofitica (stadio Aglaozonia) sviluppa viceversa
un tallo crostoso coriaceo, flabellato o variamente lobato e
più o meno aderente al substrato tramite filamenti rizoidali
uniseriati, che si accresce tramite un meristema marginale. In
sezione longitudinale radiale si osserva una zona midollare con
voluminose cellule ialine delimitata su ambedue i lati da una
zona corticale; quella che riveste la superficie superiore è
costituita da 1-2(3) strati di piccole cellule pigmentate e quelle
dello strato più esterno sono spesso disposte in regolari
file longitudinali. Gli organi uniloculari derivano dalla diretta
trasformazione delle cellule corticali e sono raggruppati in
sori privi di parafisi.
Nel bacino del Mediterraneo sono segnalate 3 specie, presenti
anche sulle coste toscane, i cui gametofiti differiscono per
i seguenti caratteri:
1 - Fronde erette fissate al substrato tramite un disco basale;
organi pluriloculari variamente distribuiti alla superficie del
tallo
..
..2
1 - Fronde flabelliformi più o meno incise sul bordo
ed a
portamento dorso-ventrale; organi pluriloculari
in sori confluenti che vanno a formare file ± concentriche
................
C. adspersa
2 - Fronde nastriformi cuneate alla base e poi fortemente
laciniate; gametofito dioico
.
............
C. multifida
2 - Fronde carnose compresse lateralmente alla base e poi
subcilindriche ed a ramificazione pseudodicotoma;
gametofito monoico anche se spesso provvisto
unicamente di organi pluriloculari femminili
...............
C. chilosa |