Genere



Ulva Linnaeus, 1753: 1163

Talli tubolari internamente cavi (espressione morfologica tipo Enteromorpha) o lamine distromatiche variamente espanse e talvolta provviste di perforazioni o di dentellature marginali (espressione morfologica tipo Ulva). L’accrescimento è diffuso anche se le divisioni cellulari sono più frequenti nelle porzioni apicali e subapicali nei talli tubolari e nella zona marginale nel caso di talli laminari. Il genere comprende anche taxa con talli pleustofiti ma la maggior parte delle specie sono bentoniche e l’adesione al substrato è assicurata da un disco basale e da rizoidi discendenti, prodotti dalle cellule basali e suprabasali, che si accrescono insinuandosi tra i due strati di cellule. In visione superficiale le cellule, provviste di un solo nucleo e di un plastidio parietale con uno o più pirenoidi, mostrano un contorno poligonale o arrotondato e possono essere disposte in modo irregolare o formare file longitudinali o trasversali più o meno evidenti. La frammentazione del tallo assicura una efficace moltiplicazione vegetativa, in particolare nelle forme liberamente natanti e comunque nei taxa bentonici il disco basale può risultare persistente e produrre nuove fronde erette nella stagione favorevole. In questo genere si manifesta anche una riproduzione asessuata tramite elementi quadriflagellati mentre il ciclo biologico è un classico ciclo digenetico diploaplofasico isomorfo con gametofiti aploidi, monoici o dioici, che producono gameti biflagellati anisogami o più raramente isogami, anche capaci di uno sviluppo partenogenetico, e sporofiti diploidi che liberano zoospore quadriflagellate in seguito ad un preliminare processo meiotico seguito da mitosi successive. I processi di gametogenesi e di sporogenesi avvengono in normali cellule vegetative e gli elementi flagellati fuoriescono all’esterno tramite un poro che, a maturità, si apre sulla parete tangenziale esterna. Tutte le cellule del tallo, ad eccezione delle cellule situate nella porzione basale, possono partecipare alla produzione di gameti o di zoospore ma, al solito, sono soprattutto le cellule situate nella porzione apicale o subapicale dei talli tubulari o nella zona marginale dei talli laminari che assumono il significato di gametocisti o di sporocisti. In ambedue le generazioni l’ontogenesi del tallo prevede inizialmente la formazione di un filamento eretto uniseriato, collegato al substrato tramite un piccolo disco basale; il filamento diviene poi pluriseriato in seguito a divisioni anticlinali e la separazione delle file cellulari lungo l’asse longitudinale porta alla formazione di talli tubulari mentre, se questa separazione non si verifica, dal filamento pluriseriato si sviluppa un tallo laminare distromatico con i due strati cellulari a reciproco contatto. Il genere Ulva è un genere cosmopolita che oltre ad ambienti francamente marini colonizza lagune salmastre ed ambienti di estuario. Per l’identificazione a livello specifico si utilizzano caratteri morfologici, anatomici e citologici quali: la forma del tallo, le sue dimensioni ed il suo spessore, la presenza/assenza di ramificazioni laterali nei talli tubulari, la presenza/assenza di dentellature marginali nei talli fogliacei, la forma, le dimensioni e la disposizione delle cellule osservate in visione superficiale, la forma e la collocazione del plastidio parietale all’interno della cellula ed il numero di pirenoidi. E’ comunque da sottolineare che tutte queste caratteristiche variano notevolmente in relazione a fattori biotici ed abiotici per cui è spesso difficoltoso arrivare ad una corretta identificazione a livello specifico.

Sulle coste toscane sono segnalate 7 specie appartenenti a questo genere:

1 – Talli interamente o parzialmente tubulari…………...............................................….2
1 – Talli formanti lamine distromatiche variamente espanse
con i due strati cellulari a reciproco contatto; presenza
di dentellature marginali………………………………………….....…......U. laetevirens

2 – Talli interamente tubulari…………………………………………………..……….3
2 – Talli parzialmente tubulari con i due strati cellulari
a reciproco contatto nella porzione centrale della fronda
ma separati nella porzione basale e lungo i bordi …………………….....….U. linza

3 – Assi principali di diametro ± uniforme o leggermente
dilatati procedendo verso l’apice………………………………………………………4
3 – Assi principali di diametro progressivamente maggiore
e di aspetto intestiniforme con proliferazioni scarse o assenti nei
2/3 superiori; cellule non organizzate in evidenti file longitudinali
o trasversali; plastidio a cappuccio localizzato al polo apicale,
con 1 pirenoide……………………....…………..……………........……..U. intestinalis

4 – Assi principali di diametro ± uniforme con profilo subcilindrico
e riccamente proliferi; cellule disposte in evidenti file longitudinali ……….......…..………5
4 – Assi principali leggermente dilatati procedendo verso l’apice..
e compressi lateralmente; cellule non organizzate in evidenti file
longitudinali; plastidio a cappuccio localizzato al polo apicale,
con 1 pirenoide …………………………….………………….….....…....U. compressa

5 – Cellule di diametro >20 µm; plastidio con 2 o più pirenoidi…………………….....…6
5 – Cellule di diametro < 20 µm; plastidio che occupa buona parte
del volume cellulare con 1 pirenoide .………………….…….......………...U. prolifera

6 – Plastidio discoide, con 3-15 pirenoidi, appoggiato contro
una parete e spesso su pareti contrapposte di cellule contigue ……...........…U. clathrata
6 – Plastidio in forma di cilindro cavo aperto ad ambedue le estremità,
di solito con 2, talvolta con 1-4(7) pirenoidi ………………………..…...….U. flexuosa