MENU

Al Museo di Antropologia la personale dell’artista iraniana Aryan Ozmaei

Al Museo di Antropologia la personale dell’artista iraniana Aryan Ozmaei

Dal 9 marzo al 9 aprile il Museo di Antropologia e Etnologia ospita la mostra Aryan Ozmaei Terzo Spazio.

L’esposizione, commissionata da MAD Murate Art District, curata da Veronica Caciolli e realizzata in collaborazione con il Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Firenze si tiene negli spazi del Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze e di MAD.

 

Inaugurazione: giovedì 9 marzo, 16.30, Museo di Antropologia e Etnologia, via del Proconsolo, 12 Firenze

e a seguire presso MAD Murate Art District di Firenze. Piazza delle Murate, Firenze

In entrambe le sedi, artista e curatrice condurranno una visita guidata alle mostre. Ingresso libero.

 

Aryan Ozmaei (Teheran, 1976) trasferitasi a Firenze a 26 anni per studiare all’Accademia di Belle Arti, rilegge nelle sue opere il rapporto dell’Europa con le culture “altre” innescando un dialogo tra i suoi lavori e i luoghi nei quali vengono esposti. L’attitudine archeologica della sua pittura le ha fatto incontrare le collezioni del Museo di Antropologia ed Etnologia di Firenze, il primo museo nel suo genere, istituito nel 1869 da Paolo Mantegazza.

L’allestimento del museo rimasto quasi invariato dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi, stimola nell’artista una serie di riflessioni che caratterizzano la cultura contemporanea: i rapporti interdisciplinari tra arte e antropologia, la storia coloniale, lo sguardo etnocentrico, i processi di ibridazione e di de-colonialismo, contenuti che hanno condotto a immaginare una mostra che si sviluppasse in due spazi: il Museo, a partire dal quale, nel 2019, è scaturito il primo lavoro di Aryan Ozmaei A Day at the Anthropological Musem in Florence e MAD Murate Art District, uno dei luoghi più dinamici e multidisciplinari della città.

Per Terzo Spazio l’artista ha realizzato venti dipinti site e collection-specific distribuiti tra i due luoghi di esposizione.

 

Il titolo prende ispirazione dalla teoria dell’antropologo Homi K. Bhabha che nel suo celebre The Location of Culture (1994) avanza la progressiva costituzione di “spazi terzi”, ovvero di luoghi di ibridazione tra culture che Aryan Ozmaei sperimenta nei suoi collages pittorici: statue e sculture frammentate o decontestualizzate vengono ricostruite dall’artista anche simbolicamente, superando la rigida ordinazione etnografica tradizionale.

In questo modo, la personale dell’artista si inserisce perfettamente all’interno delle sale espositive perché il suo messaggio il suo andare contro ogni categorizzazione e contro un ordine prestabilito diventa l’elemento chiave che permette ai reperti di ‘prendere voce’ uscendo dalle statiche posizioni che li relegano in uno spazio chiuso.

 

Aryan Ozmaei Terzo Spazio

a cura di Veronica Caciolli

Museo di Antropologia e Etnologia, via del Proconsolo, 12. Mart-dom 9-17. € 6/3

MAD Murate Art District di Firenze. Piazza delle Murate, Firenze. Mart-sab 14.30-19.30

 

Aryan Ozmaei

Nata a Tehran (Iran) nel 1976, dove ha vissuto fino al 2002 prima di trasferirsi in Italia, a Firenze, dove attualmente vive e lavora. Ha frequentato la Azad Art and Architecture University, laureandosi in pittura. Ha successivamente frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze, ottenendo la Laurea in Pittura e poi conseguendo la specializzazione in Arti visive e linguaggi multimediali. La sua attività recente ha compreso la mostra personale A studio abroad presso SRISA Project Space a Firenze e la mostra personale Grounds presso la Fondazione Malvina Menegaz di Castelbasso (TE), entrambe curate da Pietro Gaglianò.

Tra le sue mostre collettive più recenti, vi sono If it is untouchable it is not beautiful per la Galleria Monitor di Roma; Forme uniche nella continuità dello spazio a cura di Luigi Presicce, per la Galleria Rizzuto di Palermo.

Ha partecipato alla mostra collettiva La luna è vicina curata da Saverio Verini, a Pereto (AQ) in occasione di Straperetana 2019 e nel 2021 alla collettiva Paso doble, curata da Pietro Gaglianò, presso la Fondazione Malvina Menegaz di Castelbasso (TE).



28 Febbraio 2023 (Archiviata)

 

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni