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Rose in fila

Nell'Orto botanico un percorso di 120 esemplari ricostruisce la storia delle rose

Rosa_ortoUn percorso per immagini ricostruisce la millenaria storia delle rose orticole: attraverso 120 esemplari suddivisi per specie, mostra varietà antiche e varietà moderne. Nella galleria fotografica (Flickr) è possibile ammirare alcune di queste bellissime rose.

Si comincia dalle specie selvatiche e dagli ibridi naturali a fiori doppi, apprezzati e utilizzati per il valore ornamentale fin dall’antichità. Nel settore a loro dedicato troviamo  anche la particolarissima R. foetidavar. bicolor dai fiori che, sulla stessa pianta, possono essere gialli, rossi o bicolori.

Si passa poi alle varietà antiche e ai relativi gruppi:‘Cardinal de Richelieu’ (gruppo Gallica), ‘Maxima’ (Alba), ‘Louise Odier’ (Bourbon), ‘Kazanlik’ (Damascena), ‘Petite de Hollande’ (Centifolia), ‘Félicité Parmentier’ (probabile incrocio tra R. alba e R. ×damascena). In questo settore, colpisce la bellezza e il profumo intenso dei fiori.

Si continua con le rose cinesi che preannunciano le moderne. Il loro arrivo in Europa, nel XVIII secolo, apre nuovi scenari per gli ibridatori grazie alla rifiorenza e alle colorazioni straordinarie dei fiori. Qualche esempio: ‘OldBlush’, antico ibrido cinese dal profumo leggero e dal fiore pieno, dal quale derivano le Noisette; ‘Mutabilis’, dalle foglie giovani color bronzo e fiori dalla forma di farfalla, dal giallo al rosa al cremisi; Rosa giganteae ‘Sanguinea’, dai fiori intensamente colorati.

È dalle rose cinesi che derivano le rose Tea e da queste gli Ibridi di Tea: ‘La France’, il primo ibrido di Tea ottenuto nel 1867 che segna convenzionalmente il passaggio dalle  rose antiche alle moderne. Due anni dopo, fu ottenuta ‘PaulNeyron’ dai grandi fiori rosa profumatissimi, citata anche nel romanzo ll Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Fra le moderne sono presenti cultivar rappresentative degli Ibridi Rifiorenti come ‘Louis Van Houtte’, i risultati degli ibridatori italiani come ‘Signora Piero Puricelli’ di Aicardi e ‘Purezza’ di Quinto Mansuino, le Rose Inglesi di Austin con ConstanceSpry® e tante altre come ‘New Down’ discendente da Rosa wichurana e ‘Frühlingsgold’ ottenuta da Rosa spinosissima, oltre alle rose Poulsen con ‘Kirsten Poulsen’.

Un settore delle rose moderne è dedicato al colore con Double Delight® i cui petali modificano il colore in base all’esposizione al sole, Edgar Degas® dal fiore screziato, “Clair Matin” con bocci rosa scuro e fiori bianchi, Bettina, Cl® dai petali con sfumature arancioni, ‘Captain Christy’ dal colore rosa intenso più scuro nel centro del fiore.

Addossate ai muri delle grandi serre alcuni esempi di rose ramale dai lunghi fusti flessibili come ‘Romeo’, climber con i fusti più rigidi e pillar adatti a ricoprire sostegni.

Il percorso comprende, infine, le Rose del Plebiscito con alcune rose vincitrici del concorso indetto nel 1878 dalla Società d’Orticoltura di Wittstock (Prussia), fra le quali ‘Gloire de Dijon’, una Noisette del 1850 inclusa, per la sua popolarità, nella Old Rose Hall of Fame della World Federation of Roses Societies.

28 Aprile 2020 (Archiviata)

 

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