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Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba

Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba

Il ritrovamento di un nucleo di costumi e gioielli di scena realizzati dal costumista Luigi Sapelli (in arte Caramba), risalenti alla prima assoluta della Turandot di Puccini (1926) e provenienti dal guardaroba privato di Iva Pacetti, grande soprano pratese, è alla base della nascita della mostra 'Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba', allestita presso il Museo del Tessuto di Prato e aperta fino al 22 gennaio 2022.

L’esposizione, di carattere interdisciplinare - musica, teatro, arte, danza, antropologia - ha il suo fulcro nel rapporto di amicizia tra il grande compositore Giacomo Puccini e Galileo Chini, uno dei più importanti esponenti dell’Art Nouveau in Italia e geniale autore dell’allestimento e delle scenografie per la Turandot.

Il Sistema Museale di Ateneo, co-organizzatore della mostra, partecipa con 120 oggetti provenienti dalla collezione di oltre 600 cimeli orientali riportati da Chini al rientro dal suo viaggio in Siam (l'attuale Thailandia) nel 1913. Donati da lui personalmente nel 1950 al Museo di Antropologia di Firenze, includono tessuti preziosi, accessori per la danza, maschere e costumi teatrali, oggetti in porcellana dipinta, strumenti musicali, sculture, armi e manufatti d’uso di produzione thailandese e cinese.

L’esposizione è curata da Daniela Degl'Innocenti (Museo del Tessuto di Prato) e Monica Zavattaro (Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze).

Collaborano e contribuiscono alla ricchezza del percorso espositivo altri enti pubblici e privati, tra cui l'Archivio Storico Ricordi, la Fondazione Giacomo Puccini, le Gallerie degli Uffizi e il Museo Teatrale alla Scala.

Proprio in occasione della mostra pratese, anche a testimonianza del dialogo tra istituzioni e territori, al Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze - per la sua riapertura - una sala è riallestita con preziosi oggetti della collezione Chini accuratamente selezionati: pregiati costumi in seta orientali, con inserti e ricami dal forte valore simbolico; un costume da teatro indossato dalle ballerine del teatro Khon thailandese; alcuni oggetti di uso quotidiano, utili per la scenografia; una preziosa Katana giapponese, arma tradizionale dei Samurai.

Turandot e l'Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba

dal 22 maggio 2021 al 23 gennaio 2022

Museo del Tessuto, Prato

Informazioni per la visita


Il Museo di Antropologia e Etnologia fa parte dei luoghi toscani da visitare sulle tracce dell’opera di Chini e Puccini, segnalati sul Passaporto Turandot. Si tratta di un'iniziativa del Museo del Tessuto di Prato, che permette di usufruire di particolari agevolazioni nella visita di alcuni musei e luoghi suggestivi della Toscana. 
Il Passaporto Turandot è disponibile presso la biglietteria del Museo di Antropologia e Etnologia, in via del Proconsolo 12 a Firenze.

 

30 Marzo 2021 (Archiviata)

 

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