Dal 29 giugno al 31 agosto il Museo di Antropologia ospita, sugli schermi digitali del percorso espositivo, una selezione di foto di Pierangelo Marella realizzate durante i viaggi lungo il fiume Congo, alla ricerca della bellezza insita nella vita quotidiana che lì si svolge.
La voglia di comunicare un luogo e un viaggio nasce dalla mia necessità di osservare come si vive in situazioni apparentemente così lontane e diverse dalle nostre e scoprire che la normalità e la quotidianità è ovunque vissuta con gioia e voglia di vivere. Scoprire che non serve 'AVERE' per essere felici...OVUNQUE HO TROVATO NEI MIEI CONFRONTI GIOIA, INTERESSE, CURIOSITà e ospitalità.
Con queste parole Pierangelo Marella, agricoltore, esploratore e fotografo ci introduce la carrellata fotografica di immagini realizzate lungo il fiume Congo, scoprendo che esso è luogo di vita, caratterizzato da felicità e infelicità.
Le immagini sviluppano anche la convivenza di Marella con famiglie che si alimentano con ciò che offre loro il territorio, fino a che la salute li assiste.
Tutte le fotografie mostrano la vita reale, senza calcare la mano, come spesso accade ai reporter professionisti, su situazioni di povertà, difficoltà e ingiustizia, che pur sono presenti, e scegliendo, invece, di ritrarre volti e momenti quotidiani della vita sul fiume.
E il fiume si naviga su grandissime chiatte a più piani, legate tra loro e spinte da un rimorchiatore. È una sorta di villaggio galleggiante che trasporta anche 400 tra adulti e bambini che viaggiano e dormono tra tronchi di alberi, animali, automobili, frutta e granaglie e che si ferma, anche per giorni, in ogni villaggio o città che incontra nel percorso.
La sequenza fotografica segue le acque che dal vulcano Nyiragongo, ai confini con il Rwanda, scendono nel lago Kiwu e poi verso il grande lago Tanganyika, quasi un mare, da dove il fiume arriva a Kisangani, passando per zone abitate da numerose etnie, e attraversando zone montane caratterizzate da conflitti per il controllo delle risorse, che spesso sfociano in violenti conflitti etnici. Da Kisangani inizia la navigazione del fiume Congo.
L’arrivo è il luogo in cui sorgono due città, Kinshasa e Brazzaville, che sono le capitali dei due stati confinanti che prendono il nome dal fiume: Repubblica democratica del Congo e Repubblica del Congo.