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In mostra alla Specola piccoli frammenti dell’asteroide Ryugu

In mostra alla Specola piccoli frammenti dell’asteroide Ryugu

Dallo spazio profondo alla Specola: in mostra al museo i piccoli frammenti dell’asteroide Ryugu

Questo il titolo dell’esposizione che da venerdì 8 a domenica 10 marzo è visibile nella sezione di Mineralogia del Museo ‘La Specola’.

In una teca sono esposti alcuni piccoli grani dell’asteroide Ryugu, ricevuti dall’Università di Firenze nell’ambito di un bando internazionale per lo studio dei materiali cosmici riportati a Terra dalla missione Hayabusa-2 dell’Agenzia Spaziale giapponese JAXA.

Il progetto, cui partecipa il gruppo di ricerca di Mineralogia Planetaria di Unifi coordinato da Giovanni Pratesi, ha il compito di analizzare con tecniche di avanguardia i materiali campionati dalla sonda per provare a ricostruire la storia dell’asteroide, ma anche del nostro Sistema solare. Unifi svolge un ruolo di primo piano nel team italiano coordinato da Ernesto Palomba e composto dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

Da dove provengono i grani? E come sono stati raccolti?

La missione Hayabusa2 ha esplorato l’asteroide Ryugu, un asteroide primitivo carbonioso grande circa un chilometro ottenendo immagini dettagliate della superficie.Alcuni dei grani rappresentano piccoli frammenti di Ryugu raccolti sulla superficie esterna dell’asteroide, esposta allo “space weathering”. Un altro è stato invece raccolto nel sottosuolo dell’asteroide. Studiare le differenze tra questi due grani permette di comprendere meglio l’evoluzione dell’asteroide Ryugu e del nostro sistema solare.

Come sono conservati? Per preservare al meglio questi frammenti di asteroide, i ricercatori hanno ideato e realizzato delle attrezzature speciali, in grado di tener fermi i frammenti per tutta la durata delle analisi, preservandoli dalla contaminazione dell'atmosfera terrestre al fine di comprendere i meccanismi di formazione ed evoluzione del nostro Sistema solare e dei corpi che lo abitano, compresa la nostra Terra.

 

Per saperne di più:

Japan Aerospace Exploration Agency

Università di Firenze

Istituto Nazionale di Astrofisica

 

07 Marzo 2024 (Archiviata)

 

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