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Studi dell'Erbario Malese di Odoardo Beccari

Zingiberacea_Beccari

Il 25 ottobre 2020 è stato il centesimo anniversario dalla morte di Odoardo Beccari (1843-1920), fiorentino, esploratore e naturalista a 360° e figura di spicco della cultura scientifica italiana. A causa dell’emergenza sanitaria, le celebrazioni in suo onore sono state rimandate al 2022, ma l’anniversario ha offerto comunque uno spunto per avviare uno studio approfondito delle sue collezioni, in pieno svolgimento.

L’Erbario della Malesia (FI-HB)

Presso le collezioni botaniche conservate in via La Pira, tra le maggiori esistenti al mondo, è custodito uno dei più importanti lasciti di Odoardo Beccari: oltre 16 mila reperti, raccolti durante i suoi viaggi in Asia e Oceania, che costituiscono il cosiddetto “Erbario della Malesia”. Questa raccolta, insieme alle collezioni “ancillari” collegate (legni, frutti, semi, prodotti vegetali di interesse etnobotanico) rappresenta una testimonianza preziosa della diversità vegetale originaria di territori oggi profondamente alterati dall’azione umana. In aggiunta, si trovano tra i vari pacchi decine di campioni “tipo”, cioè di saggi originali che furono utilizzati per la descrizione di specie nuove per la scienza e che, come tali, sono tutt’ora di riferimento per gli studiosi di quelle flore.

Il progetto

Fino ad oggi la comunità scientifica si era limitata ad attingere dall’Erbario della Malesia informazioni e spunti per ricerche specialistiche, occasionalmente. A partire dal 2019, invece, gli stessi conservatori del Museo, col supporto decisivo di specialisti sia italiani che stranieri, hanno avviato uno studio analitico della collezione.

Il primo obiettivo è quello fondamentale di costituire una banca dati digitale e un registro integrale dei campioni. Si è deciso di procedere per grandi gruppi sistematici, digitalizzando progressivamente tutti i reperti, ovvero registrandone tutti i dati di etichetta e acquisendone immagini ad alta risoluzione secondo gli standard internazionali, in via di pubblicazione nelle pagine web del Sistema Museale di Ateneo. Ove possibile, il materiale non identificato o male identificato viene sottoposto alla revisione critica di specialisti e, contestualmente, per ciascun gruppo si raccolgono informazioni sugli studi esistenti e si procede all’individuazione di materiali “tipo” non ancora messi in evidenza. Il primo lavoro sulle Zingiberales (212 campioni, 98 taxa, 83 campioni “tipo”, 40 nuove designazioni), ad esempio, è prossimo alla pubblicazione su Plant Biosystems.

Odoardo Beccari, scheda biografica di approfondimento nel volume "Il Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze, le collezioni botaniche" a cura di Mauro Raffaelli (edizioni Firenze University Press).

Referente SMA: Lorenzo Cecchi

Ultimo aggiornamento

03.09.2021

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