Giovedì 14 dicembre, ore 17
Inaugurazione della mostra
Arsinoe 3D. Riscoperta di una città perduta dell'Egitto greco-romano
Museo di Antropologia e Etnologia, via del Proconsolo 12, Firenze
Palazzo Nonfinito – piano terra, aula 1. Ingresso gratuito.
Interventi di
Debora Berti, Prorettrice alla Ricerca
Marco Benvenuti, Presidente del Sistema Museale di Ateneo
Roberta Lanfredini, Vicedirettrice del Dipartimento di Lettere e Filosofia
Giuseppe De Luca, Direttore del Dipartimento di Architettura
Francesca Maltomini, Direttrice dell'Istituto Papirologico "G. Vitelli" e curatrice della mostra
Sandro Parrinello, Professore Ordinario di Disegno del Dipartimento di Architettura e curatore della mostra
La mostra è visitabile dal 14 dicembre 2023 al 15 maggio 2024, nei giorni e negli orari di apertura e con il biglietto del Museo.
La mostra Arsinoe 3D. Riscoperta di una città perduta dell’Egitto greco-romano si propone di illustrare al pubblico la missione archeologica dell’Istituto Papirologico "Girolamo Vitelli" condotta nell’inverno 1964-65 nel sito dell’antica Arsinoe (Fayyum, Egitto).
Si trattò di uno scavo volto a indagare l’ultimo settore superstite di questa importante città (la cui storia si snoda dall’età faraonica a quella araba) prima della sua definitiva scomparsa.
Tecniche di ricostruzione digitale applicate al materiale dell’archivio dell’Istituto (foto, mappe, rilievi) permettono ai visitatori di esplorare virtualmente l’area di scavo e di comprendere il lavoro condotto dagli archeologi e i risultati da esso prodotti.
Saranno inoltre esposti diversi reperti ritrovati durante la missione, utili a far luce, insieme ad alcuni papiri dell’importante collezione dell’Istituto, su molti aspetti della vita quotidiana degli abitanti dell’Egitto greco-romano.
La mostra, a cura di Francesca Maltomini, direttrice dell'Istituto Papirologico "Girolamo Vitelli" e docente di Papirologia, e del professor Sandro Parrinello, è pensata per offrire un’esperienza immersiva dello scavo archeologico e ha, come obiettivo principale, quello di arricchire la conoscenza dei reperti e del contesto da cui sono emersi, aprendo così nuove possibilità di indagine e prospettive di ricerca.
La contestualizzazione del materiale esposto è affidata a pannelli incentrati sulla storia della città, sulle attività di scavo e sui ritrovamenti ivi avvenuti.
Videoproiezioni, schermi touch interattivi e modelli 3D permetteranno al visitatore di ‘camminare’ attraverso il sito e di toccare con mano riproduzioni e stampe 3D, in scala 1:1, di una selezione dei reperti esposti.
L’esposizione che nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Papirologico, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e il DAda-LAB del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia, è ospitata nel Museo di Antropologia e Etnologia del Sistema Museale dell'ateneo fiorentino che è co-organizzatore dell'iniziativa e impegnato nelle relative attività di promozione, comunicazione e coordinamento delle attività didattiche.