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Dimora storica
Villa La Quiete

Antico Conservatorio delle Montalve

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Via di Boldrone 2, Firenze

Succede in Villa
21 giugno | Arti in dialogo: incontro e performance, ore 17

 

Villa La Quiete custodisce il patrimonio storico-artistico legato alle vicende delle Montalve – congregazione fondata nel Seicento da Eleonora Ramirez di Montalvo, Suore dal 1939 – che hanno vissuto e custodito la Villa per oltre tre secoli.

Villa La Quiete è attualmente di proprietà della Regione Toscana e data in concessione al Sistema Museale dell’Ateneo (proprietario dei beni storici ivi rimasti) per la realizzazione del percorso museale nell’ambito di un più vasto progetto di valorizzazione del complesso.

Servizi e accessibilità

Il percorso di visita si sviluppa tutto al piano terra ed è privo di barriere architettoniche.

I servizi igienici sono accessibili anche in sedia a ruote. È possibile prenotare visite guidate specifiche per disabilità sensoriali e/o cognitive con operatori qualificati.

Il percorso 

Visita ai Capolavori di Villa La Quiete

Il percorso comincia con la visita alla sala dei capolavori cinquecenteschi e prosegue nella chiesa della SS. Trinità. Attraverso il corridoio d’ingresso si raggiunge poi il Cortile della Lanterna da cui si può ammirare la farmacia seicentesca. La visita si conclude con le sale affrescate. 

I capolavori

Nella sala un tempo adibita a refettorio sono esposte le pale d’altare cinquecentesche provenienti dalla chiesa e dal monastero di San Jacopo di Ripoli, in via della Scala a Firenze. Tra queste si segnalano la Madonna con Bambino e Santi di Ridolfo del Ghirlandaio e l’Incoronazione della Vergine di Sandro Botticelli e bottega, la grande pala raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina di Ridolfo del Ghirlandaio che è nuovamente esposta dopo lo straordinario restauro. Nella Sala sono presenti anche tre importanti sculture rinascimentali, recentemente restaurate: la Madonna con Bambino in stucco riferita alla bottega di Lorenzo Ghiberti; una rara terracotta raffigurante una Madonna con Bambino, di un seguace di Donatello; un Cristo Salvatore in terracotta dipinta, realizzato dall'artista Agnolo di Polo, formatosi nella bottega di Andrea Verrocchio.

La chiesa

La chiesa custodisce il cenotafio della granduchessa Vittoria della Rovere (1622-1694) - che commissionò la costruzione del luogo sacro realizzato da Giovan Battista Foggini -, il sepolcro della Venerabile Eleonora Ramirez de Montalvo, la Croce dipinta duecentesca attribuita a Coppo di Marcovaldo, il ciborio in argento di Adriano Haffner, la grande tela di Giuseppe Nicola Nasini e Giuseppe Tonelli posta sul soffitto e quella di Francesco Curradi, al di sopra dell’altare maggiore.

Il Coro Basso

Il Coro Basso è un ambiente confinante con la Chiesa della SS. Trinità che ha mantenuto inalterate le sue principali caratteristiche settecentesche. Qui le Montalve, dall’isolamento imposto dalla loro clausura, durante la messa ricevevano l’ostia attraverso una grata ancora esistente posta sull’altare centrale, detta “comunicatorio”. Oltre alla grata, agli stalli lignei e alla ruota, utilizzata per le comunicazioni con l’esterno, nel Coro Basso è presente, incorniciato da quadratura barocca, il piccolo Crocifisso di legno di fronte al quale Eleonora Ramirez Montalvo a sette anni «fece voto di purità verginale con tanta allegrezza». Oltre a ciò vi sono anche una serie di tabelle devozionali con iscrizioni tratte dalla sua produzione poetica e un ciclo di dipinti con scene della “Passione di Cristo” commissionato dall’Elettrice Palatina.
Recentemente agli arredi si sono aggiunte due opere mai prima d’ora esposte: la lunetta raffigurante “S. Agata elevata in cielo dagli angeli”, unica opera conosciuta della pittrice secentesca Ortensia Fedeli e il grande crocifisso trecentesco di Lippo di Benivieni.

L'interno della Villa

Passando attraverso il corridoio d’ingresso si possono ammirare i crateri in maiolica realizzati dalla Ginori a fine Ottocento. Il cortile coperto della lanterna rappresenta il ‘cuore’ di Villa La Quiete, la parte più antica dell’edificio, seppur modificata nel XIX secolo, al di sotto del quale si trovavano le cucine delle Signore Montalve che in questo luogo vissero per oltre tre secoli.

La farmacia

La farmacia seicentesca (video YouTube 3'31'') testimonia ancora oggi quel nesso tra vita contemplativa e vita activa che ha sempre caratterizzato le vicende delle Signore Montalve, dedite non solo alla preghiera, ma anche alla coltivazione di erbe medicinali e alla conservazione di numerose essenze aromatiche.

Le sale affrescate e il giardino di Anna Maria Luisa de' Medici

Le sale affrescate nel 1726 da Benedetto Fortini e il giardino infine sono testimonianze ancora vive della presenza dell’ultima granduchessa della famiglia dei Medici: Anna Maria Luisa (1667-1743), Elettrice Palatina. Tornata a Firenze nel 1716 fece realizzare a Villa La Quiete - da lei scelto come luogo di ritiro nei mesi di maggio e ottobre a partire dal 1724 - un giardino all'italiana e affrescare le due sale del piano terra.

Recentemente sono entrate a far parte del percorso di visita due preziose opere tardo barocche, dagli anni '90 temporaneamente conservate presso le Gallerie degli Uffizi (Palazzo Pitti): La Pietà o Compianto sul Cristo morto, grande modello in cera di Massimiliano Soldani Benzi (1708), e il Busto di Vittoria della Rovere realizzato in pietre dure da Giuseppe Antonio Torricelli (1696-1713). 

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