A dialogare con le collezioni permanenti, sono state esposte circa trenta opere tutte realizzate con pigmenti minerali puri, talvolta preziosi come la vivianite o la kyanite. Alle pareti del corridoio, una decina di carte delle Cartiere Amatruda di Amalfi, dalla serie dei Passaggi minerali. Queste stesure di colore monocromatico ricordano le materie all’origine della pittura dell’artista e ripresentano l’energia del suo tratto magmatico e meditato, che risuona con la pulsazione vitale della natura. Nelle cinque vetrine, una ventina di collage di piccolo formato della serie Paesaggi d’istanti. Queste carte dipinte, strappate e poi ricomposte, rievocano, invece, le violente metamorfosi telluriche della materia e i paesaggi, insieme statici e in movimento.
La mostra, organizzata dal Sistema Museale di Ateneo, è stata realizzata sotto il matronato del museo MADRE di Napoli.
Ultimo aggiornamento
13.07.2021