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Il giardino delle rotelle mancanti

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Il giardino delle rotelle mancanti. Alla ricerca della follia è un’installazione artistica itinerante curata da Ornella Ricca e Pietro Spagnoli.

È formata da cento rotelle arrugginite e consumate dal tempo, appese a steli di ferro che ricordano altrettante date in cui il genere umano ha perso una rotella, in senso negativo e positivo.

Il progetto, infatti, è partito dall’idea che con la nascita dell’uomo si sviluppa sulla Terra una specie capace di influenzare radicalmente il destino di tutte le altre e del Pianeta stesso.

L’uomo inizia presto a non rispettare i meccanismi preesistenti, imponendo con prepotenza i propri. Alcuni di questi portano evidenti sviluppi positivi, in quanto generati da una follia più saggia, molti altri meccanismi si dimostrano, invece, difettosi e insani tali da mettere in pericolo il futuro dell’uomo e di tutto il pianeta.

La prima data posta alla base di una delle steli è il 14 luglio 1938, giorno della pubblicazione del 'Manifesto della razza'. “La speranza, tuttavia, come sostengono i due artisti, è quella di inserire anche date positive, perché la storia umana non è costellata solo di barbarie”.

Il Sistema Museale di Ateneo ha aderito al progetto della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) di far circolare in tutti gli atenei italiani l’installazione artistica ospitandola all’interno di un luogo prestigioso quale l’Orto Botanico “Giardino dei Semplici”.

Il giardino delle rotelle mancanti è un’installazione itinerante che ricerca luoghi dove l’intelligenza non sia separata dalla coscienza, dove si coltivano in sinergia le arti e le scienze: le università sono, dunque, un luogo di elezione per questa opera.

Ultimo aggiornamento

13.07.2021

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