Le collezioni del Museo di Geologia e Paleontologia sono state protagoniste di un lavoro di ricerca internazionale, coordinato dal Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell'Università di Firenze. Il gruppo di studio ha infatti analizzato alcuni resti di Canis etruscus, conservati in Museo, in ottica comparativa con i resti di mandibole e crani dell'antenato del lupo, rinvenuti nel sito preistorico di Dmanisi in Georgia. Il Canis etruscus è stato fino ad oggi considerato il più antico progenitore del lupo, ma i ricercatori hanno individuato in questa nuova specie, denominata Canis borjgali, tratti più evoluti e comuni a quelli del lupo attuale.
Su Unifi Magazine un approfondimento dedicato alla ricerca.
La ricerca, pubblicata in accesso aperto nel sito della rivista Frontiers in Earth Science (inglese), offre l'innovativa opportunità di visualizzare sui propri dispositivi (smartphone o tablet) i reperti digitalizzati grazie ad un’applicazione di realtà aumentata.