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Un premio per l’Oreopiteco del Museo di Geologia e Paleontologia

Un premio per l’Oreopiteco del Museo di Geologia e Paleontologia

L’Oreopiteco è il fossile vincitore della Toscana nell'ambito dell'iniziativa "Fossili Regionali" promossa dalla Società Paleontologica Italiana. I risultati sono stati presentati durante le XXIII Edizione delle Giornate di Paleontologia (Paleodays), tenutasi a Lecce dal 7 al 9 giugno 2023.

I reperti di questa specie miocenica, conservati presso il Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze, hanno sempre avuto un posto rilevante negli studi dell’evoluzione dei primati; il loro carattere enigmatico ha da sempre attirato l’attenzione di un parterre internazionale di studiosi di grande rilievo.

 

Questa scimmia antropomorfa (ominide), è l'elemento di spicco delle faune endemiche presenti nell'area del Tirreno settentrionale nel Miocene Superiore. La scoperta dello scheletro di oreopiteco a Baccinello, e le successive descrizioni effettuate dal paleontologo svizzero J. Hürzeler (1908-1995), suscitarono un forte dibattito scientifico, non ancora completamente risolto, riguardo allo status filogenetico e agli adattamenti locomotori di questo peculiare primate fossile.

Oreopithecus bambolii aveva una serie di caratteristiche morfologiche tipiche delle scimmie antropomorfe attuali, tra le quali le proporzioni generali del corpo con un rapporto tra lunghezza degli arti anteriori e posteriori maggiore di quello degli scimpanzé attuali. Oggi sono molti i ricercatori convinti che le marcate similitudini con gli ominidi, unite a profonde differenze, si siano sviluppate come conseguenza di una evoluzione in ambiente insulare, facendo di Oreopithecus bambolii una specie unica nel quadro della storia evolutiva dei primati.

 

06 Luglio 2023 (Archiviata)

 

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