La collezione di Vertebrati del Museo comprende circa 140mila esemplari provenienti da ogni continente, tra cui le più ricche raccolte di fauna vertebrata italiana presenti nel nostro Paese.
Mammiferi e Uccelli sono conservati in prevalenza a secco, ossia come pelli da studio oppure "naturalizzati", cioè con posture e atteggiamenti da viventi. A secco è conservata anche la collezione di reperti scheletrici, in cui sono rappresentate tutte le classi di Vertebrati, ma prevalentemente i Mammiferi, dato che in questa classe la forma del cranio e dei denti costituisce un fondamentale elemento di diagnosi specifica. Una spettacolare rappresentanza di questi materiali è esposta nel cosiddetto Salone degli Scheletri.
Pesci, Anfibi e Rettili sono invece conservati per la maggior parte in alcol etilico.
Il nucleo più cospicuo delle collezioni di Vertebrati del Museo è rappresentato dal materiale italiano, sebbene le aree europea ed est-africana siano ben rappresentate. Di basilare importanza storica e scientifica è la "Collezione Centrale dei Vertebrati Italiani", fondata nel 1875 dall'allora direttore del Museo Enrico Hillyer Giglioli. A partire dalla fine degli anni '40 del secolo scorso, un notevole apporto di nuovi esemplari si deve all'attività di Benedetto Lanza, soprattutto per ciò che riguarda Anfibi, Rettili e Chirotteri, suoi principali gruppi di studio.
Le collezioni sono in continuo arricchimento soprattutto a seguito delle ricerche sul campo, correlate agli studi faunistici e gestionali commissionati dalla Regione Toscana e da altri enti locali. Dal 1990 ad oggi la Collezione dei Mammiferi ha raddoppiato il numero dei suoi reperti, anche per l'acquisto di antiche collezioni, per donazioni e per scambi con altre istituzioni italiane e straniere.
L'importanza della collezione storica, ma anche di quella a noi più vicina nel tempo, deriva inoltre dal fatto che per varie specie non è quasi più possibile l'acquisizione di esemplari in natura: alcune di esse sono divenute particolarmente rare o sono addirittura scomparse, oppure sono tutelate da normative internazionali e nazionali che limitano o vietano del tutto la cattura. Di grandissimo valore sono inoltre il nucleo degli animali estinti, rappresentato soprattutto da Uccelli e Mammiferi, e il nucleo degli esemplari tipici, quelli cioè che sono serviti per la descrizione di nuove specie o sottospecie.
Referenti delle collezioni
Paolo Agnelli | Mammiferi
Annamaria Nistri | Anfibi e Rettili
Annamaria Nocita | Pesci
Fausto Barbagli | Uccelli
Leggi di più sulle collezioni di Vertebrati
Agnelli, P., Nistri, A. e Vanni, S., Le collezioni dei Vertebrati, in: Barsanti, G. e Chelazzi, G. (a cura di), 2009, "Il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze : Le collezioni della Specola: zoologia e cere anatomiche", Firenze University Press (pp. 173-208)
Ultimo aggiornamento
02.09.2021