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Il granchio di fiume abita l'Arno in città

Potamon fluviatile, granchio di fiume

(Foto di Nicola Fortini)

Il granchio di fiume in Italia
Potamon fluviatile (Herbst, 1785) è l’unica specie nativa di granchio d’acqua dolce presente in Italia. Nella nostra penisola lo si ritrova dal Po, suo confine storico settentrionale, fino alla Sicilia, ma non è presente in Sardegna. Si tratta di una specie considerata "prossima alla minaccia" (Near Threatened) nella Lista Rossa della IUCN ed è inserita negli allegati delle specie protette di alcune leggi regionali, tra cui la Toscana (legge 30/2015 e allegati legge 56/2000).

La presenza di questa specie negli affluenti del fiume Arno è documentata, nella letteratura scientifica, fin dall'Ottocento, ma finora non era stata trovata alcuna evidenza sulla sua presenza nel tratto cittadino del fiume. Il Repetti (1835) riporta la raccolta di granchi da parte degli abitanti delle comunità di San Martino a Brozzi e Sant’Andrea a Brozzi che li pescavano e vendevano sul mercato di Firenze. Non avevamo quindi perso le tracce del granchio a Firenze poiché è stato un umile componente delle mense dei fiorentini, e i torrenti attorno alla città ne hanno sempre ospitato popolazioni. Probabilmente i granchi in Arno, in città, almeno a monte, ci sono sempre stati, ma nessuno li aveva mai riportati in testimonianze scritte.

La Ricerca del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze
Un lavoro preliminare pubblicato da Gianna Innocenti, Fabio Cianferoni e Giuseppe Mazza, a seguito di segnalazioni di un pescatore, porta invece l’evidenza della presenza del granchio di fiume esclusivamente alle pescaie, da quella ai “massini” di Rovezzano - oramai distrutta -, a quella di San Niccolò e a quella dell’Isolotto. Alle pescaie tendono a nascondersi tra le fessure delle pietre che le compongono: ciò può essere stata la loro salvezza, visto che risultano non facilmente catturabili e in quel punto l’acqua è particolarmente ossigenata. Campionamenti a valle del Ponte sull’Arno, tra Ugnano e Brozzi fino al ponte all’Indiano, nel punto in cui il fosso Macinante e il Mugnone si gettano in Arno, non hanno prodotto osservazioni, né si sono trovate tracce della loro presenza.

Nel contributo è proposto un parallelo con la base del Tacca e quella successiva del Benelli del Porcellino, poiché vi sono raffigurati piante e animali tipici dell’argine dell’Arno, compresi granchi di fiume. I cinghiali erano comuni abitanti del Barco, ovvero del parco delle Cascine.

Lontra, Museo La Specola
Lontre e collezioni della Specola: altro tassello che corrobora la possibile passata presenza in Arno del granchio di fiume viene dai campioni di lontra delle collezioni storiche della Specola. Fino al 1902 si catturavano in Arno a Firenze le lontre, mustelidi che sono soliti mangiare pesci, molluschi e crostacei anche di grosse dimensioni.

Biodiversità in città
Sarebbero necessarie ulteriori ricerche per valutare l’effettiva densità della specie Potamon fluviatile (Herbst, 1785) nel fiume Arno. La presenza di questa specie protetta andrebbe monitorata nel tempo e immediate azioni di salvaguardia andrebbero intraprese. Potrebbe diventare un animale simbolo della biodiversità in città, essendo una specie che si sta rarefacendo per svariate cause: dall’inquinamento, ai prelievi illegali, alla modifica degli argini ed al conseguente impoverimento della biodiversità.

Pubblicazioni
Cianferoni F.; Mazza G.; Innocenti G., Presenza di Potamon fluviatile (Herbst, 1785) nel tratto fiorentino del fiume Arno (Malacostraca: Decapoda: Potamidae), lavoro preliminare

 

Ultimo aggiornamento

07.12.2021

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