Non sappiamo quanto delle vivide suggestioni comunicate dal libro che Beccari scrive da sessantenne siano il frutto della nostalgia, ma siamo certi che già ventenne sapesse pienamente godere, ed emozionarsi, per la natura che si agita attorno a lui ogni volta che lavora in foresta.
Odoardo è un naturalista completo e rigoroso che raccoglie, illustra, misura, confronta, analizza e tenta spiegazioni plausibili ai fenomeni che osserva, diventandone sempre più consapevole, ma nel lavoro sembra sempre mantenere la curiosità e la passione del primo contatto con la foresta.
Il poco di conoscenze di base che ha potuto raccogliere durante i mesi di studio preparatorio in Inghilterra gli è spesso sufficiente a cogliere sul momento l’importanza di certi ritrovamenti, ma al di là delle singole scoperte il suo occhio è sempre rivolto all’ecosistema nel suo complesso e ogni escursione rinnova lo stupore per la perfetta armonia delle innumerevoli forme di vita che lo circondano.