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Botanica

Come è fatto un campione d'erbario?

I campioni d'erbario sono montati su fogli di misure standard, generalmente 30x45 centimetri circa. In un campione d’erbario si possono osservare alcuni elementi essenziali.

Puoi fare zoom sull'immagine con la rotellina del mouse o da cellulare.

 

OLOTIPO di Aquilegia lucensis E. Nardi della famiglia RANUNCULACEAE

 

  1. Pianta essiccata: l'oggetto principale è l’esemplare di pianta pressato. Raccolto sul campo, pressato di solito tra fogli di giornale, essiccato e disposto con cura e fissato su un foglio di carta con fascette adesive. I campioni possono anche essere cuciti sul foglio con ago e filo o fissati con spilli. 

  2. Etichette: ogni campione di erbario è identificato da un'etichetta, in basso a destra, che contiene diverse informazioni standard. Tra queste, il nome scientifico della pianta (che può essere anche inserito successivamente), l’identità del raccoglitore, la data e il luogo di raccolta; è possibile aggiungere altre informazioni come l’aspetto della pianta viva (colore, dimensioni, odore etc…). Altre etichette possono identificare il campione come “tipo”, ovvero il campione utilizzato per la descrizione di una specie vegetale, o aggiornarne l’identificazione.

  3. Codice a barre: è il codice identificativo di un singolo reperto: non esistono due esemplari in nessuna parte del mondo con lo stesso identico codice a barre!

  4. Scala colorimetrica e righello: Sono riferimenti standard per gli esemplari fisici digitalizzati. Con la scala colorimetrica è possibile calibrare il monitor di un computer o regolare il colore se l'immagine viene stampata. Il righello è un riferimento dimensionale indipendentemente dalla qualità dell’immagine. 

  5. Timbro di accessione: indica la data di ingresso in erbario e il nome del donatore.

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