La prima fase di Whale HUB (settembre 2018) si pone come catalizzatore di giovani energie creative con il progetto artistico Undersea | A Panorama of Endless Change che, nel diffondere conoscenza sui grandi cetacei e sull’eco-sostenibilità dei mari, ha aperto il museo a un pubblico più ampio.
Traendo ispirazione dalle parole di Rachel Carson (1907-64), scienziata statunitense e scrittrice di alcuni tra i più immaginifici testi sui meravigliosi misteri degli ecosistemi marini, questa fase ha visto la collaborazione dell’Istituto Tethys che da trent’anni si occupa di ricerca, salvaguardia e sensibilizzazione nel Santuario Pelagos, l’area protetta per i grandi cetacei del Mar Mediterraneo settentrionale.
Grazie alla collaborazione con l’Istituto Tethys, tre spedizioni in mare hanno accolto tre artisti per un’esperienza di residenza in dialogo con i biologi marini durante la quale hanno prodotto progetti di ricerca artistica nei campi delle Sound Art, Performance Art e Visual Arts. I progetti sviluppati dagli artisti, anche grazie ai materiali di archivio dell’Istituto Tethys, sono stati presentati al museo il 13 dicembre 2018, in una giornata celebrativa aperta al pubblico durante la quale sono stati diffusi tutti i risultati delle tre fasi.
Sound art
Emiliano Zelada
È un artista e compositore italiano cresciuto tra Rio de Janeiro, New York e Roma. Il suo lavoro combina il mezzo scultoreo ad accadimenti sonori. L’unione di diverse discipline e tematiche quali natura, scienza, letteratura ha portato Zelada alla realizzazione di installazioni, mostre e concerti in luoghi come: TATE Modern, London, UK; MACBA, Barcellona; 13° Istanbul Biennial - Official Parallel Event, Istanbul; Auditorium Parco della Musica, CIAC – Centro Internazionale Arte Contemporanea, R.A.M. SoundArtMuseum, e l’Accademia di Santa Cecilia, tutte a Roma; Sonar by Day 2007 - Barcelona, o CONA – Institute for Contemporary Arts Processing e la 27° Biennial of Graphic Arts entrambe a Ljubljana; Uqbar e NK di Berlino e alla Casa da Musica do Porto.
Performance art
Roberto Fassone
Realizza lavori che esplorano e indagano i processi e le strategie regolative della produzione di opere d’arte contemporanee. Negli ultimi anni ha performato ed esposto in Italia e all’estero: Nahmad Projects, Londra; Carroll/Fletcher, Londra; ZHdK, Zurigo; Fanta Spazio, Milano; Mart, Rovereto; Centrale Fies, Trento; Mambo, Bologna; Museo La Ene, Buenos Aires; Zkm, Karlsruhe.
Visual arts
Nation25 (Caterina Pecchioli & Elena Abbiatici)
Nation25 è un collettivo artistico e piattaforma partecipativa fondato nel 2015 da Elena Abbiatici, Sara Alberani e Caterina Pecchioli che affronta temi di rilevanza sociopolitica e ambientale focalizzandosi in particolare sulle questioni migratorie. Dal 2015 organizza il Nationless Pavilion alla Biennale di Venezia. Il nome si riferisce alla 25° nazione più grande al mondo per demografia, una nazione immaginaria costituita da 60 milioni di persone sfollate, sia internamente che esternamente ai loro paesi di origine. Con i suoi progetti Nation25 interviene su quei fenomeni socio-politici capaci di farci ripensare e re-immaginare la società attuale e futura. Nation25 ha collaborato con la Biennale d’Arte e di Architettura di Venezia, Istanbul Biennale, Avenir Institute, Sale Docks, Stalker, Yante (Vienna/Palestina), Kinkaleri, Free Home University (Lecce), Biennale Urbana, Archivio Memorie Migranti, lettera27, Open Society Foundation, OFF Biennale Cairo, Civico Zero, Museo Pecci (Prato), L’Orientale di Napoli e Villa Romana (Firenze).