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Museo di
Geologia e Paleontologia

Percorso espositivo

Mappa Museo di Paleontologia

 

L’esposizione è dedicata ai fossili di grandi mammiferi, di molluschi e di vegetali che illustrano la storia della paleontologia e sono preziosi testimoni del passato della Terra.

Di forte impatto sono gli scheletri di grandi proboscidati, tra cui un mastodonte dalle lunghe zanne e di corporatura tozza, e un grande elefante adulto alto quattro metri. Esposti anche gli scheletri di animali vissuti milioni di anni fa in Toscana, quando il territorio era una savana: il leone delle caverne, il leopardo, la tigre dai denti a sciabola.

Sono in mostra gli scheletri di sirenidi, grandi mammiferi acquatici erbivori antichi, lontani parenti degli elefanti e progenitori dei Dugongidi e dei Lamantini ancora presenti nell’Oceano Atlantico e in quello Indiano.

Un’intera sala è dedicata al cavallo che in origine (55 milioni di anni fa) aveva le dimensioni di un cane di media statura. L’allestimento permette di vedere e comprendere l’evoluzione avvenuta per questo splendido animale.

Un reperto di straordinario valore per lo studio dell’evoluzione e unico al mondo è lo scheletro – ritrovato nella Maremma Toscana - dell’Oreopithecus bambolii, una scimmia antropomorfa vissuta 9 milioni di anni fa che ha molte similitudini con gli ominidi.

Per la parte dedicata ai fossili dei continenti extraeuropei sono presenti gli scheletri di grandi uccelli non volatori (Moa). Sono poi esposti esemplari di ammoniti e altri invertebrati fossili delle varie ere geologiche: dalle stromatoliti della Mauritania, formazioni fossili dalle forme curiose che rappresentano le prime testimonianze di vita della Terra (700 milioni di anni) fino ai molluschi pliocenici (5-1,8 milioni di anni). Anche l’evoluzione del mondo vegetale è documentata dalla grande collezione paleobotanica.

Chiude l’esposizione la Sala della Balena, uno spazio immersivo nel quale il visitatore può camminare ‘sul fondo del mare’ a fianco dello scheletro - lungo 10 metri - di un balenotteride vissuto tre milioni di anni fa, e oggi esposto assieme ai resti degli animali che si sono nutriti della carcassa, dai grandi squali ai piccolissimi vermi mangia-ossa. La sala racconta l’ecosistema esistente in Toscana tre milioni d’anni fa, quando la regione era in larga parte coperta dal mare.

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