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Esteso su una superficie di poco superiore ai 2 ettari, l’Orto botanico ospita oltre 5.000 esemplari tra cui si annoverano piante di antichissima origine come le Cicadee e alberi ultracentenari tra cui il Tasso messo a dimora da Pier Antonio Micheli, illustre botanico e micologo e direttore dell’Orto botanico nel corso del Settecento.
Sono presenti esemplari tipici della flora mediterranea e delle aree tropicali, collezioni didattiche di piante carnivore e una storica collezione di piante officinali, incluse alcune specie tossiche. Di grande attualità la collezione di piante alimentari che annovera sia piante spontanee di interesse alimentare sia ortaggi coltivati all’interno di orti didattici realizzati secondo principi di agricoltura organico-rigenerativa. Notevole per estensione (ca. 1.700m²) e cubatura è il complesso delle grandi serre ottocentesche che si susseguono lungo Via Micheli per un fronte di 162 metri. Queste sono suddivise in due porzioni: la Serra calda, che ospita piante tropicali con fabbisogni di temperatura e umidità molto elevati e la Serra fredda dove trovano posto piante con minori esigenze termiche. Completano gli spazi dedicati alla coltivazione protetta sei piccole serrette realizzate nella metà del Novecento.
In questo museo vivente a cielo aperto, ogni stagione è in grado di riservare elementi di interesse e curiosità per il visitatore, dal neofita all’esperto.
L’anno botanico inizia a febbraio con le fioriture precoci delle bulbose, coltivate sia in vaso sia in piena terra, per proseguire poi con l’esplosione di colori e forme delle collezioni a fioritura primaverile quali le azalee, le rose - antiche e moderne, rampicanti e arbustive - e le orchidee spontanee. L’estate è invece la stagione delle ortensie, che impreziosiscono il viale centrale, e delle piante acquatiche tropicali (ninfee, loto blu del Nilo, fior di loto e Victoria cruziana solo per citarne alcune) che prosperano nelle vasche all’aperto, ma anche quella in cui ammirare l’orto domestico e le specie officinali nel loro massimo rigoglio. I colori caldi del foliage degli oltre 150 esemplari arborei presenti, tra specie latifoglie e sempreverdi, rendono infine l’autunno una delle stagioni più affascinanti nell’Orto.
Collezioni botaniche di antica origine o di recente acquisizione, ma anche canti di uccelli e ronzii di impollinatori, prove sperimentali e allestimenti didattici in uno scenario che conserva reperti e tracce del Cinquecento: questo e molto altro è l'Orto botanico di Firenze, luogo di benessere, studio e ricerca in cui piante e persone entrano in relazione.