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Dimora storica
Villa La Quiete

Le fontane e la grotta

La Fontana del

L’apparato decorativo presenta esclusivamente temi religiosi al femminile legati alla natura e all’acqua, e risulta pienamente in continuità con le opere presenti a Villa La Quiete, che era innanzitutto un conservatorio femminile, e dunque un luogo di educazione delle giovani donne. In particolare, la “Fontana della Samaritana”, sull’asse longitudinale del giardino, con il gruppo scultoreo del “Cristo e la Samaritana al pozzo” di Gioacchino Fortini, ricorda l’episodio biblico incentrato sull’acqua che chi berrà “non avrà più sete e in lui scaturirà una sorgente di acqua di vita eterna”. L’edicola del perduto affresco del “Noli me tangere” eseguito da Sigismondo Betti, riguarda invece l’episodio che vede Maddalena incontrare per prima Cristo risorto in veste di giardiniere, il quale le intima: “non mi trattenere, perché ancora non sono salito al Padre”. Infine, nella parete di fondo della Limonaia, un affresco non più visibile raffigurante “S. Dorotea”, patrona dei giardinieri, celebrava la vita di questa martire vissuta nel IV secolo, che dopo la morte aveva fatto arrivare al suo carnefice un cestino di fiori e frutta raccolti direttamente in Paradiso.

Al di sotto dello scalone della terrazza si trova una piccola grotta con quasi del tutto scomparse decorazioni di animali in stucco e scherzi d’acqua che doveva rappresentare una versione in piccolo della “Grotta degli animali” della vicina Villa di Castello. Gli uccellini di piombo che emettevano dei suoni oggi sono perduti ma la grotta conserva ancora i pavimenti a “frombole” colorate, ovvero fasce policrome di sassolini di fiume e le pareti ornate di conchiglie e scaglie polimateriche. La grotta venne affrescata da Benedetto Fortini, autore delle decorazioni ricche di animali allegorici, piante e fontane nell’appartamento dell’Elettrice alla Quiete. Completano gli arredi una fontana circolare all’incrocio dei due viali principali, dove erano tenuti i pesci, e due vasche gemelle sulla terrazza superiore, che secondo le notizie d’archivio sarebbero state disegnate dalla stessa Anna Maria Luisa.

 

In foto: La Fontana del "Noli Me Tangere" di Sigismondo Betti

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