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In queste collezioni sono ospitati i resti scheletrici dell’Homo Sapiens: sono una ricchezza assoluta per numerosità e rarità. Tra gli oltre 3.000 crani e più di 100 scheletri, emergono reperti di popolazioni della Terra del Fuoco estinte da oltre un secolo e delle quali esistono al mondo solo 4 altre raccolte (Punta Arenas – Cile, Vienna, Parigi e Roma).
Le collezioni craniali sono suddivise per aree geografiche, con una stanza dedicata alle collezioni italiane anch’esse suddivise per regioni e province.
"Il cranio è di certo la parte del nostro scheletro che serba più profonde le tracce dell’umanità, è la casa del nostro cervello, è la volta sotto cui si agitano le passioni e ferve il pensiero", con le parole di Paolo Mantegazza.
La presenza nel museo di resti scheletrici e calchi in gesso di Primati (nelle collezioni primatologiche) segnala, infine, l’idea di Mantegazza di un’antropologia come "Storia naturale dell’Uomo".
Leggi di più sulle collezioni antropologiche
Moggi, J., Le collezioni antropologiche, in: Moggi, J. e Stanyon, R. (a cura di), 2014, "Il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze : Le collezioni antropologiche ed etnologiche", Firenze University Press (pp. 182-192)