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Orto botanico di Firenze

Arbusti autoctoni

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Arubusti autoctoni

La collezione comprende circa 20 diverse specie della flora autoctona toscana ed è formata da esemplari raccolti nel territorio o provenienti da semi raccolti in natura e allevati presso vivai specializzati in propagazione di specie spontanee. Si tratta di un allestimento nato con finalità didattico-divulgative per diffondere la conoscenza delle principali specie arbustive autoctone che compaiono sempre più frequentemente nelle opere di ingegneria naturalistica e in progetti di giardinaggio naturalistico e a bassa manutenzione. Si tratta infatti di piante rustiche, che non richiedono particolari sistemazioni del terreno o cure colturali ma che possono svolgere diverse funzioni ecologiche.

In particolare le formazioni arbustive, oltre ad avere un importante ruolo nella regolazione del clima e del regime idrico, diventano un elemento di complessità e di ricchezza biologica, particolarmente utile nel paesaggio agricolo, spesso uniforme. Ospitano una ricca vegetazione erbacea, offrono rifugio e luogo protetto di riproduzione e di alimentazione per numerose specie animali: uccelli, rettili, insetti, molluschi, piccoli mammiferi e roditori, pronubi, insetti ausiliari, anfibi.
Le siepi in particolare possono funzionare da elementi di collegamento formando i corridoi ecologici fra zone boscate anche molto lontane fra loro, separate da campi, favorendo lo scambio genetico fra le popolazioni di aree diverse. Possono inoltre offrire diversi prodotti secondari quali frutti commestibili, aree mellifere, piante medicinali. L’allestimento offre quindi un catalogo vivente di quelle che sono elementi ricorrenti nel paesaggio vegetale toscano e che si auspica diventino presenze botaniche sempre più diffuse all’interno giardini e aree verdi.

Tra le specie più interessanti citiamo il melo fiorentino (Eriolobus florentinus), il maggiociondolo (Laburnum anagyroides) e l’erba medica arborea (Medicago arborea).

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