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Questo allestimento ricostruisce uno “Tsuboniwa”, un piccolo giardino che unisce una porzione di terreno con le piante e alcuni elementi simbolici (le rocce, la pagoda, il punto d’acqua). A questo si affianca una porzione di "Karesansui" detto anche "paesaggio secco”, senza piante. Questa realizzazione ha tenuto conto delle regole fondamentali del “giardino secco” per non tradirne l’originaria impostazione, ma ha adattato la disposizione e il numero delle rocce utilizzate in modo da riprodurre simbolicamente l’Arcipelago toscano con le sue sette isole. Chi ha avuto la fortuna di intravedere, in una mattinata chiara, dal monte Capanne sull’Isola d’Elba, lo spettacolo delle isole d’Arcipelago comprenderà bene il messaggio di pace e calma mentale che con questo allestimento si è cercato di riprodurre.
In tre aiuole distinte si è cercato di riprodurre il “Giardino all’Italiana”. Nella prima è ricostruito un parterre molto geometrico di essenze sempreverdi, soprattutto bosso. Nella seconda aiuola sono coltivate rose antiche e vecchie cultivar di piante da frutto per ricostruire il cosiddetto “giardino segreto”, giardino di fiori e frutti. Nella terza, infine, sono stati messi a dimora arbusti e alberi della parte selvatica del giardino, con latifoglie eliofile e specie della macchia mediterranea e dei boschi di sclerofille.
Si tratta di un settore interamente dedicato a chi autoproduce ortaggi. Sono presenti aiuole realizzate secondo i principi dell’agricoltura organico-rigenerativa, dal metodo “ortobioattivo”, messo a punto dall’agronomo fiorentino Andrea Battiata, al metodo no-dig, basato sull’eliminazione delle lavorazioni del terreno e sull’arricchimento della fertilità del suolo tramite apporto di sostanza organica vegetale. L’allestimento è un supporto alle attività di diffusione della cultura scientifica e dell’orticoltura sostenibile.
Le piante alimentari e i prodotti da loro derivati fanno parte della vita quotidiana, ma spesso si conoscono solo i prodotti derivati - zucchero, pasta, riso, pizza, vino, olio, conserve, frutta e verdura, ecc. - e non le piante di origine: questo settore ha l’intento di colmare tale lacuna e, allo stesso tempo, approfondire le numerose problematiche legate agli alimenti di origine vegetale e alla coltivazione sostenibile.