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Orto botanico di Firenze

Medicinali

Medicinali

La collezione consta di circa 200 esemplari appartenenti a specie dalla distribuzione geografica estremamente eterogenea. 

Le medicinali richiamano alla mente quella che fu l’origine del "Giardino dei Semplici" di Firenze, luogo in cui medici e speziali potevano dedicarsi alla conoscenza, allo studio e al riconoscimento dal vero delle piante medicinali, da cui potevano essere estratte i cosiddetti “medicamenti semplici”. Nell’Orto botanico moderno, la collezione invita a riflettere sul ruolo fondamentale che le piante continuano a svolgere per la salute umana: vere e proprie officine di molecole, le piante sono tuttora costantemente indagate al fine di scoprire principi attivi o loro derivati da impiegare nella cura delle patologie più disparate.

Attualmente alle specie medicinali sono infatti dedicate sia cinque aiuole adiacenti il confine con Via La Pira che una porzione della Serra calda. Si spazia infatti da specie autoctone e ancora utilizzate nella medicina popolare toscana a specie impiegate nella medicina orientale. Presenti anche numerose specie tropicali che trovano impiego nelle medicine tradizionali oltre che in numerose preparazioni farmaceutiche e cosmetiche moderne come la jojoba (Simmondsia chinensis). Questo gruppo, insieme a diverse specie tossiche di origine tropicale come ad esempio la coca (Erythroxylum coca) e la noce vomica (Strychnos nux-vomica), è coltivato in vaso e viene ricoverato all’interno della Serra calda in inverno.
Completa la collezione un’aiuola dedicata alle specie medicinali utilizzate da Santa Ildegarda, scrittrice, teologa, compositrice di musica, naturalista ed esperta fitoterapeuta vissuta in Germania nel XII secolo.

Un cartellino di colore giallo identifica gli esemplari appartenenti alla collezione, sia che questi siano coltivati in vaso che in piena terra.

La collezione è stata oggetto nel recente passato di numerose attività di ricerca e divulgazione; in particolare si ricorda lo screening sulle specie tossiche italiane svolto insieme al Centro Antiveleni dell’Azienda Ospedaliero Universitario di Careggi e il lavoro sulle piante allergeniche realizzato insieme al Laboratorio di Immunologia Allergologica del nuovo Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze.

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