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Orto botanico di Firenze

Pteridofite

Felci

Le pteridofite costituiscono un grande gruppo di piante vascolari che comprende le felci, gli equiseti, i licopodi. Attualmente il database riporta oltre 200 esemplari, alcuni dei quali introdotti tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento. Le prime testimonianze della presenza di felci nell’Orto Botanico di Firenze risalgono però al 1748, anno in cui il direttore Giovanni Targioni Tozzetti elenca nel catalogo delle piante coltivate ben 12 specie di felci. Purtroppo a causa dell’incompletezza delle informazioni contenute nei cataloghi storici non abbiamo notizie sulla provenienza e data di acquisizione di diversi esemplari che comunque sono sicuramente presenti nella collezione da svariati decenni. In tempi recenti si è avuto un notevole incremento della collezione sia con esemplari raccolti in natura nel corso di varie missioni in Messico, India e Nepal, Uganda e Sumatra (anni ’80 e ’90 del secolo scorso). 

Il gruppo delle pteridofite esotiche, tutte coltivate in vaso, è ospitato per maggior parte all’interno di una serretta dedicata nota come Serretta delle Felci e conta oltre 160 esemplari. Un piccolo nucleo di specie di clima continentale si può ammirare nella stagione invernale all’interno della Serra fredda e, in primavera-estate, all’ombra dei grandi alberi lungo il viale centrale dell’Orto.

Le pteridofite autoctone, ad oggi una trentina di specie coltivate invece in piena terra in un allestimento dedicato, sono in fase di incremento in questi mesi con raccolte effettuate dal personale dell’Orto botanico in diverse località della Toscana al fine di ampliare al massimo la rappresentatività della collezione per quanto concerne la biodiversità regionale.

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